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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cile, nel 1988 Pinochet cercò disperatamente di restare al potere

Una serie di documenti segreti Usa declassificati dell'amministrazione Reagan diffusi dal National Security Archive raccontano come Pinochet cercò in ogni modo di restare aggrappato al potere nel 1988

Gli Stati Uniti di Richard Nixon avevano sostenuto il golpe in Cile di Augusto Pinochet nel 1973 e 15 anni dopo, nel 1988 il presidente Ronald Reagan in persona faticò a convincere il dittatore ad accettare l'esito del referendum del 1988, che segno l'inizo della fine del regime. E' quello che emerge dai documenti segreti Usa declassificati dell'amministrazione Reagan diffusi dal National Security Archive, un'organizzazione non-profit della George Washington University.

Le nuove rivelazioni chiariscono che Pinochet cercò l'appoggio dei suoi più stretti alleati militari per rovesciare il risultato del referendum. Rifiutarono tutti e Pinochet fu costretto ad accettare la sconfitta. L'anno seguente, i cileni elessero un governo civile e Pinochet passò la mano nel 1990.

I documenti, dal National Security Archive, dicono che il generale aveva programmato di fare "tutto il necessario per rimanere al potere." "Non me ne vado, non importa quel che succederà", aveva riferito ai suoi più vicini consiglieri. I documenti declassificati raccontano nel dettaglio come Pinochet fosse furioso dopo i risultati del referendum e convocò i membri del governo militare nel suo ufficio per cercare di rovesciare i risultati.

Secondo un documento del dipartimento della difesa americana, che cita un informatore,fu decisivo il comandante delle forze aeree cilene Fernando Matthei, che respinse il piano. Poi quando Pinochet fece la stessa richiesta ad altri generali, anch'essi si opposero e solo allora l'uomo che aveva tenuto in mano tra sangue e violenze per 17 anni il destino del Cile accettò di cedere il potere.

LA DURA VITA DEI GIORNALISTI CHE INDAGANO SU PINOCHET

I documenti raccontano anche come gli Stati Uniti dopo aver sostenuto il golpe dell'11 settembre 1973 voltarano le spalle a Pinochet e sostennero la campagna referendaria del 1988. Il Cile votò per un governo civile nel 1989, e l'anno successivo Patricio Aylwin divenne il primo presidente del paese dopo il ripristino della democrazia.

Pinochet è stato accusato di numerose violazioni dei diritti umani e di corruzione. Morì nel 2006.

Nei 17 anni di potere, Pinochet fu tra i più sanguinari dittatori dell'America latina: si stima che i cileni morti o scomparsi (desaparecidos) in quegli anni siano più di 3 mila, mentre i dissidenti imprigionati furono circa 30.000.

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