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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

"Pistorius voleva uccidere", l'atleta condannato a 15 anni

La Corte d'appello del Sudafrica ha condannato l'atleta per l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, ribaltando così la precedente accusa di omicidio colposo e accogliendo il ricorso del pubblico ministero. Attualmente il campione paralimpico si trova agli arresti domiciliari

L'atleta parolimpico Oscar Pistorius è stato condannato a quindici anni in appello per l'omicidio della findanzata Reeva Steenkamp dalla Corte Suprema d'Appello sudafricana.

Pistiorius era stato condannato in primo grado a cinque anni per l'omicidio della compagna. Per i giudici si tratta di "omicidio volontario". Secondo la Corte suprema sudafricana, Pistorius aveva "l'intenzione di uccidere" quando ha sparato contro la compagna. Il caso, ha aggiunto il giudice Eric Leach, viene rinviato "al giudice di primo grado per rivedere la sentenza". Questo non implica un nuovo processo ma semplicemente una nuova sentenza che modifichi la pena detentiva.

A rivolgersi alla Corte d'Appello era stata la pubblica accusa, che riteneva la pena inflitta a Pistorius - attualmente in libertà vigilata - troppo lieve. La Corte d'appello non ha messo in dubbio la versione dell'accusa, ma ha affermato che Pistorius, sparando con un'arma di grosso calibro attraverso la porta (dietro la quale si trovava la fidanzata) non poteva ignorare che rischiava di uccidere qualcuno. "Nel momento in cui ha aperto il fuoco, la possibilità che la persona dietro la porta morisse era assai probabile", ha aggiunto il giudice nelle sue conclusioni.

Le foto di Pistorius dopo l'omicidio di Reeva Steenkamp

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