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Venerdì, 29 Marzo 2024
IL CASO / Sudafrica

Pistorius accusato di omicidio, in lacrime davanti ai giudici

L'atleta ha ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp nella sua casa di Pretoria. E' accusato di omicidio premeditato: i giudici non credono alla sua ricostruzione

SUDAFRICA - Oscar Pistorius è stato incriminato dai giudici del tribunale di Pretoria, in Sudafrica, per l'omicidio della fidanzata, la modella Reeva Steenkamp.

Dopo la condanna, il campione paralimpico, che ha passato la notte in una cella della stazione di polizia di Boschkop, è scoppiato in lacrime. Il suo avvocato, Kenny Oldwage, aveva chiesto per lui la libertà su cauzione.

Pistorius è arrivato in tribunale a bordo di un'auto della polizia, seduto sul sedile posteriore, con la testa coperta da una giacca. In aula, con lui, era presente anche il padre, seduto in prima fila, che dopo l'accusa formale lo ha sfiorato con affetto mentre lui si trovava all'interno del gabbiotto.

Le foto di Oscar Pistorius by Infophoto

Pistorius ha respinto "fermamente" l'accusa di omicidio della fidanzata, secondo quanto affermato in una nota dalla famiglia e dall'agente dell'atleta paralimpico. "Oscar Pistorius è comparso oggi davanti al tribunale di Pretoria ed è stato formalmente incriminato per l'omicidio di Reeva Steekamp. Questo presunto omicidio è contestato nel modo più assoluto", si legge.

LA PRIMA UDIENZA - Il tribunale di Pretoria ha deciso di sospendere l'udienza: il giudice Desmond Nair ha stabilito che l'atleta dovrà rimanere in carcere in attesa della prossima udienza, fissata per martedì prossimo. Il velocista è scoppiato a piangere durante la prima udienza presso il tribunale, quando è stato formalmente incriminato dell'omicidio della compagna la notte di San Valentino. Con un vestito a giacca nero su una camicia azzurra, è apparso molto provato, in lacrime, le mani a coprire il viso rivolto a terra, mentre il giudice leggeva i capi d'imputazione a suo carico. L'udienza, iniziata questa mattina alle dieci, si è svolta in un'aula gremita di giornalisti di tutto il monto, ma anche di molti amici dell'atleta, tutti rigorosamente muti con la stampa. In prima fila, nel tribunale, anche il padre, Henke, e la sorella Aimee. La madre di Oscar Pistorius è morta quando lui era ancora adolescente.

Gli avvocati di Pistorius, che ha trascorso la notte in una cella del commissariato di polizia di Boschko, vicino all'abitazione dove si è svolto il dramma, hanno detto che presenteranno istanza di scarcerazione su cauzione. Ma la procura ha già fatto sapere che si opporrà alla sua liberazione.

LA DINAMICA - Intanto, la polizia sudafricana ha concluso ieri sera i rilievi nella casa di Pistorius. Il corpo di Reeva Steenkamp, 29 anni, "sarà consegnato alla famiglia per le esequie non appena i medici legali avranno concluso l'autopsia, domani o la settimana prossima, non sappiamo quanto tempo sarà necessario", ha precisato alla France Presse la portavoce della polizia, Katlego Mogale. La famiglia Steenkamp dovrebbe arrivare oggi da Port Elizabeth, nel sud del Sudafrica, per identificare formalmente il corpo della donna. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate oggi dalla stampa sudafricana, la giovane modella sudafricana sarebbe stata uccisa mentre si trovava seminuda nel bagno, da colpi d'arma da fuoco sparati attraverso la porta. La polizia, ha scritto il quotidiano Beeld, sarebbe stata chiamata due volte la sera di San Valentino dai vicini di casa, allarmati prima dalle grida di un litigio poi dai colpi d'arma da fuoco.

CHI ERA REEVA STEENKAMP

Da ieri Oscar Pistorius ha un nuovo soprannome. Dopo il celebre "Blade runner" che aveva caratterizzato l'atleta, l'impietosa stampa sudafricana ha coniato "Blade gunner", dalla parola inglese "gun", "pistola".

Le foto Reeva Steenkamp da ragazza di Pistouris

Se prima era un eroe, adesso lo sportivo viene descritto come un "paranoico" e un "amante delle armi". Per il quotidiano The Times, Oscar "collezionava bionde con le quali spesso aveva delle discussioni". Il Beeld ricorda che nel 2009 Pistorius, coinvolto con un amico nell'investimento e uccisione di un pedone, aveva impedito a dei giornalisti di fotografare la scena dicendo: "Perché io sono Oscar Pistorius".

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