La poliomielite era stata debellata in Europa ma l'Oms ha lanciato l'allarme: in Ucraina è tornata a colpire, causando la paralisi di un bimbo di quattro anni e di un altro di dieci mesi. Gli ultimi casi erano stati registrati nel 2010 in Russia, dove 14 persone erano state colpite dall'infezione causa da un ceppo virale importato dal Tajikistan.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità il rischio di diffusione del virus in Ucraina è "alto", sottolineando la necessità di evitare la diffusione del virus, mentre il rischio di contagio nei paesi confinanti con l'Ucraina (Romania, Ungheria, Slovacchia e Polonia, vicine all'area sud-occidentale del paese dove entrambi i bambini colpiti risiedono) è basso.

POCHI VACCINATI IN UCRAINA - I livelli di immunizzazione in questi Stati infatti sono più elevati grazie alla diffusione del vaccino, mentre il rischio è per i bimbi non vaccinati, che in Ucraina sono il cinquanta percento. Come spiega al New York Times il responsabile della lotta contro la poliomielite dell'Oms, Hamid Jafari, in Ucraina molti genitori "hanno scelto di non vaccinare i figli dopo il caso di uno studente che nel 2008 morì apparentemente di sespsi poco dopo il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia". L'allora presidente Viktor Yushchenko ordinò la sospensione di tutti i vaccini durante le indagini.

L'ALLARME DELL'OMS - Sul tema ha parlato anche Oliver Rosenbaum, portavoce dell'iniziativa Oms per l'eradicazione della polio, che ha definito il ceppo "pericoloso". Rosenbaum ha spiegato: "Uno dei grandi pericoli di questa malattia sta proprio nel fatto che esistono molti casi asintomatici. Questa è una malattia che tende all’epidemia". L’Oms raccomanda che chiunque visiti l'Ucraina sia completamente vaccinato contro la poliomielite, mentre tutti i residenti e chi soggiorna per più di un mese nella zona dovrebbe fare un una dose extra di vaccino antipolio.