La polizia morale iraniana ha picchiato una bambina perché indossava male il velo
La piccola ha solo nove anni. Dopo la violenza, le lacrime e la disperazione della bambina immortalate in un video diventato virale sul web
Piange a singhiozzi e con il fazzoletto si asciuga le lacrime che le rigano il viso. Si avvicina una donna per consolarla e per pulirle anche il sangue che le scorre copioso dal naso. Attorno a lei, una bambina di nove anni iraniana, solo sgomento e rabbia per l'azione punitiva di un'agente della polizia morale che l'ha violentemente picchiata perché non la piccola non ha indossato correttamente il velo.
La tristezza sul volto della bambina, che piange e si asciuga il sangue, è stato immortalata in un video che è diventato virale sul web. Sara Shirazi - questo il nome della piccola - stava tornando a casa da una scuola nella città di Isfahan a circa 450 km a sud di Teheran, quando è stata fermata dalla polizia morale e picchiata perché non indossava il velo in modo corretto. Dopo l'accaduto, la famiglia della piccola studentessa sarebbe stata minacciata dall'agente della polizia che l'ha picchiata: "Se spargerete la voce su quanto accaduto, Sara potrebbe fare la stessa fine di Masha Amini".
La storia di cui è protagonista la piccola di nove anni rievoca i ricordi della tragica fine di Masha Amini, la 22enne arrestata dalla polizia morale perché non portava l'hijab in modo appropriato, morta il 16 settembre per le percosse ricevute durante l'arresto. È la stessa polizia morale che per un attimo si pensava fosse stata sospesa, ma che è invece ricomparsa seminando dolore e odio tra la popolazione iraniana.
Nella Repubblica islamica, il velo è obbligatorio per tutte le donne e per le bambine a partire dai 7 anni di età. Un obbligo a cui le donne iraniane non vogliono più piegarsi, dopo essere divenute protagoniste da oltre cinque mesi della protesta antigovernativa allargatasi in seguito al resto della società.