"Niente pissing, fruste e parolacce": i divieti di Londra sul porno
La pornografia in Gran bretagna dal 2 dicembre 2014 dovrà seguire delle regole e alcune pratiche saranno vietate, anche per il materiale on-line
Arrivano le restrizioni da parte del governo di Londra e colpiscono diverse pratiche sessuali, soprattutto violente, benché svolte tra persone consenzienti. Tra queste però ci sono anche pratiche sessuali prettamente femminili, per cui la censura è meno comprensibile.
Tutto a causa del Communications Act, legge del 2003 che regola la trasmissione dei contenuti in tutti i media in maniera indistinta, tv, giornali e anche internet. Così l'aggiornamento del 2014 richiede che tutti i contenuti porno prodotti nel Regno Unito e disponibili online aderiscano alle stesse linee guida del British Board of Film Censors (Bbfc), organizzazione legalmente responsabile della classificazione dei film nel Regno Unito e che aveva già regolamentato la vendita di dvd nei sexy shop.
Non saranno più presenti nei video e nelle produzioni porno "made in UK":
- Spanking, ovvero la sculacciata
- Caning, la pratica della punizione corporale, di solito eseguita con un bastone
- Fustigazione
- Penetrazione con oggetti “associabili alla violenza”
- Violenze fisiche o verbali
- Pissing, ovvero l'urinare addosso al partner
- Squirting e quindi l'eiculazione femminile
- Strangolamento, o meglio l'asfissia erotica
- Facesitting: uno dei due partner si siede sulla faccia dell’altro in modo da consentire (o forzare) il contatto della bocca dell’altro con i propri genitali o il proprio ano
- Fisting, ovvero l’introduzione dell’intera mano all’interno della vagina o dell’ano
Tutte pratiche che per il Bbfc mettono "a rischio la vita di chi le pratica", motivo per cui lo Stato ha deciso di vietarle.