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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Niente pissing, fruste e parolacce": i divieti di Londra sul porno

La pornografia in Gran bretagna dal 2 dicembre 2014 dovrà seguire delle regole e alcune pratiche saranno vietate, anche per il materiale on-line

Arrivano le restrizioni da parte del governo di Londra e colpiscono diverse pratiche sessuali, soprattutto violente, benché svolte tra persone consenzienti. Tra queste però ci sono anche pratiche sessuali prettamente femminili, per cui la censura è meno comprensibile. 

Tutto a causa del Communications Act, legge del 2003 che regola la trasmissione dei contenuti in tutti i media in maniera indistinta, tv, giornali e anche internet. Così l'aggiornamento del 2014  richiede che tutti i contenuti porno prodotti nel Regno Unito e disponibili online aderiscano alle stesse linee guida del British Board of Film Censors (Bbfc), organizzazione legalmente responsabile della classificazione dei film nel Regno Unito e che aveva già regolamentato la vendita di dvd nei sexy shop. 
 

Non saranno più presenti nei video e nelle produzioni porno "made in UK":

  • Spanking, ovvero la sculacciata
  • Caning, la pratica della punizione corporale, di solito eseguita con un bastone
  • Fustigazione
  • Penetrazione con oggetti “associabili alla violenza”
  • Violenze fisiche o verbali 
  • Pissing, ovvero l'urinare addosso al partner
  • Squirting e quindi l'eiculazione femminile
  • Strangolamento, o meglio l'asfissia erotica
  • Facesitting: uno dei due partner si siede sulla faccia dell’altro in modo da consentire (o forzare) il contatto della bocca dell’altro con i propri genitali o il proprio ano 
  • Fisting, ovvero l’introduzione dell’intera mano all’interno della vagina o dell’ano


Tutte pratiche che per il Bbfc mettono "a rischio la vita di chi le pratica", motivo per cui lo Stato ha deciso di vietarle. 

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