Il presidente cinese Xi terrà un discorso di pace per la guerra in Ucraina
Lo conferma il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, che ieri 16 febbraio a Roma ha ricevuto il capo dell'Ufficio della Commissione Centrale Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, Wang Yi. Lo zar della diplomazia cinese ha invitato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Cina
Il primo anniversario della guerra russa in Ucraina si avvicina. La battaglia continua sul campo, soprattutto a Bakhmut, la città sotto il controllo ucraino pronta all’offensiva che il Cremlino potrebbe lanciare in primavera. Le cancellerie europee si affannano a inviare ulteriori aiuti militari a Kiev per frenare l'avanzata dell'esercito russo. Ma nel Vecchio continente molti vedono nella Cina l’unico interlocutore in grado di riportare Vladimir Putin a più miti consigli.
Il prossimo 24 febbraio il presidente cinese Xi Jinping farà un "discorso di pace" in occasione dell'anniversario dell'invasione dell'Ucraina. A confermarlo è il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani a Rai Radio 1, che ieri 16 febbraio a Roma ha ricevuto il capo dell'Ufficio della Commissione Centrale Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, Wang Yi. Di pace, giura il ministro degli Esteri italiano, è arrivato il momento di parlarne: "Ha insistito sulla pace - ha detto Tajani- ha detto che la Cina vuole la pace, io mi auguro che la Cina faccia reali pressioni su Mosca".
Di fronte a una situazione complicata come quella della guerra in Ucraina bisogna insistere per trovare una "soluzione accettabile per tutti". È quanto ha detto il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, a Tajani. "Quello che la Cina ha sempre fatto è di promuovere la pace e i negoziati", ha affermato Wang, secondo una nota della diplomazia cinese diffusa nella notte. Quanto più complicata è la situazione, "tanto più è necessario insistere negli sforzi politici e diplomatici per trovare una soluzione accettabile per tutte le parti".
Dalla Cina, al momento, è l'unica posizione che prevale. Alla domanda sui commenti di Tajani, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha detto di non essere in grado di fornire informazioni. "La posizione della Cina sulla situazione in Ucraina è stata coerente e chiara", ha detto il portavoce durante un regolare briefing.
L'incontro di Wang con il Capo di Stato Mattarella
Di diplomazia e dialogo di pace Wang ha parlato anche con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei colloqui avuti la mattina del 17 febbraio al Quirinale. Pressing su Putin per porre fine alla guerra in Ucraina, promozione di uno sviluppo stabile e solido delle relazioni bilaterali e rilancio della cooperazione economica in ambito Belt and Road: sono queste i principali temi che lo zar della diplomazia cinese ha affrontato con Mattarella. Il capo della diplomazia cinese ha poi invitato Capo dello Stato, in Cina. C'è da precisare però che l'invito nei propri paesi di origine degli ospiti al Quirinale è di solito una prassi nei colloqui diplomatici di alto livello.
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Sul fronte ucraino, la Repubblica popolare cinese si presenta senza sostanziali cambiamenti nella propria visione del conflitto: Pechino dichiara il proprio sostegno ai negoziati per arrivare alla fine della guerra, ma ha indurito la sua posizione rispetto agli Stati Uniti, recentemente criticati per la vendita di armi a Kiev. Su Pechino e il sospetto di un'assistenza militare alla Russia, si sono addensati anche i timori dei Paesi membri del G7, che starebbero prendendo in considerazione sanzioni per gruppi cinesi, iraniani e nordcoreani che si ritiene forniscano aiuto alla Russia nella guerra: un'ipotesi contro cui la Cina è disposta a mettere in campo "tutte le misure necessarie" per salvaguardare "diritti e interessi" delle proprie aziende.
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Le affermazioni di Tajani arrivano durante la visita dello zar della diplomazia cinese Wang in Europa, funzionale a ricalibrare il delicato rapporto con l’Unione europea, che poi culminerà con la tappa finale in Russia - dopo la conferenza sulla Sicurezza di Monaco a cui lo stesso Wang prenderà parte - per programmare il prossimo viaggio al Cremlino del presidente cinese Xi.