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Venerdì, 19 Aprile 2024
Presidenziali francesi / Francia

Presidenziali francesi, il giorno della verità

Dopo il caso Dsk, l'ascesa della Le Pen e le accuse a Sarkozy, termina la campagna presidenziale del 2012, e Hollande rimane il favorito

I francesi sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente. I sondaggi danno vincente il socialista François Hollande con il 52% dei voti, che potrebbe quindi diventare il primo presidente di sinistra a salire all'Eliseo dopo 17 anni, cioè dalla fine del mandato di François Mitterand. Il presidente uscente Nicolas Sarkozy, che dovrebbe avere il 48% delle preferenze, è sempre più isolato, nonostante l'appoggio che gli è stato offerto da alcune star dello spettacolo, tra cui Gerard Depardieu

I sostenitori - Marine Le Pen del Front National ha dichiarato che voterà scheda bianca, non indirizzando i propri sostenitori verso nessuno dei due sfidanti. Diverso è stato invece l'atteggiamento dei centristi e dei candidati di sinistra che si erano presentati al primo turno del 22 aprile. Jean-Luc Mélenchon, già prima che i francesi designassero Hollande e Sarkozy nella corsa per le presidenziali, aveva dichiarato che avrebbe invitato i suoi elettori a votare a sinistra al ballottaggio. Il candidato del Front de Gauche, che ha raccolto al primo turno l'11% dei consensi, ha poi rincarato la dose, augurando due giorni fa un'ampia sconfitta di Sarkozy, come riporta il quotidiano Le Monde. Anche François Bayrou del partito MoDem, dopo una lunga attesa, questa settimana ha dichiarato di dare il proprio sostegno al socialista Hollande.

La sorpresa Le Pen - Questa del 2012 è stata una campagna elettorale piena di colpi di scena. La vera vincitrice è stata Marine Le Pen del Front National che, con il suo 17%, ha mostrato come anche la Francia non sia immune dal fenomeno europeo che vede in ascesa i partiti di estrema destra, tendenzialmente xenofobi ed antieuropei. Sarkozy sì è quindi lanciato alla caccia dei voti del Fn, cercando di avvicinarsi a questo elettorato riportando in primo piano temi quali la sicurezza e l'immigrazione. 

Sarkozy nella bufera - Il presidente uscente ha dovuto rispondere anche a numerosi attacchi. Il primo è stato quello di Dominiques Strauss-Kahn. L'ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale ha infatti parlato di un complotto, organizzato da persone vicine all'Umb, per neutralizzarlo politicamente. Un anno fa Staruss-Kahn sembrava essere il candidato naturale per i socialisti nella corsa all'Eliseo e, secondo i sondaggi, sarebbe  riuscito a sconfiggere facilmente Sarkozy alle presidenziali. Tutto questo è però finito il 14 maggio 2011, quando l'uomo è stato arrestato a New York con l'accusa di aver violentato una cameriera. Ma a complicare le cose per Sarkozy è anche arrivato un documento, pubblicato sul sito Mediapart, secondo il quale il candidato dell'Ump avrebbe ricevuto dei finanziamenti dal rais libico Muammar Gheddafi nella campagna presidenziale del 2007

L'atteggiamento di Berlino - Mentre Sarkozy è impegnato a schivare i colpi, Hollande ha ribadito la propria volontà di andare dalla cancelliera Angela Merkel per rinegoziare il trattato fiscale europeo, giudicato troppo rigoroso e di ostacolo alla crescita. La Germania sta seguendo queste elezioni con molta attenzione. La Merkel già a febbraio aveva dato il proprio sostegno al presidente uscente, anche se non sembra che Sarkozy abbia apprezzato il gesto. Il governo tedesco, da parte sua, non vuole certo dare l'impressione di essere impreparato. Proprio per questo domani il ministro degli Esteri, Guido Westerwelle, parlerà in diretta televisiva dall'ambasciata francese a Berlino intorno alle 20 e 30, per commentare il risultato delle elezioni presidenziali, come riporta il quotidiano Le Monde

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