rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Rischio escalation

Putin: "La minaccia nucleare cresce, ma la Russia non è impazzita"

Il capo del Cremlino: "Pronti a difenderci con ogni mezzo, abbiamo le armi più avanzate ma non vogliamo usarle"

Vladimir Putin ha detto che il rischio di una guerra nucleare è "in aumento", pur puntualizzando che la Russia non  è intenzionata a "brandire" l'arma atomica come una minaccia, ma la utilizzerà solo "in risposta a un attacco". Questo a grandi linee è il senso delle parole pronunciate dal capo del Cremlino intervenuto in collegamento video a un incontro del Consiglio per i diritti umani. 

Cresce la minaccia della guerra atomica

"Non siamo pazzi - ha assicurato il presidente della Federazione russa -, ci rendiamo conto di ciò che sono le armi nucleari. Noi abbiamo i mezzi più avanzati e moderni di qualsiasi Paese, questo è ovvio. Ma non intendiamo brandirli come un rasoio, in giro per il mondo. Partiamo dal presupposto che esistono e che sono un deterrente naturale". 

La Russia però si difenderà con tutti i mezzi a disposizione. "Prima di tutto, ovviamente, ci concentreremo sui mezzi pacifici, ma se non resta nient'altro, ci difenderemo con tutti i mezzi a nostra disposizione", ha aggiunto Putin, evidenziando come il suo Paese non abbia "armi nucleari tattiche in altri Paesi a differenza degli Stati Uniti". Il presidente della Federazione russa ha osservato che le armi nucleari statunitensi si trovano in gran numero nel continente europeo, sottolineando che la Russia invece non ha mai inviato tali armi a nessuno, "ma naturalmente proteggeremo i nostri alleati con tutti i mezzi a nostra disposizione, se necessario".

La cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina potrebbe rivelarsi "un processo lungo", ha detto ancora, suggerendo la possibilità che Mosca non abbia in programma di concludere il conflitto a breve-medio termine. Nel suo discorso Putin ha anche definito un "genocidio" le azioni delle forze ucraine che impediscono il flusso di acqua alla città di Donetsk. Putin ha però precisato che il conflitto in Ucraina non è stato provocato dalla Russia, ma da coloro che sono saliti al potere a Kiev dopo il colpo di Stato di 2014. Per Putin è impossibile quindi ammettere che la minaccia di una guerra nucleare sia in aumento. 

Nuove sanzioni dell'Ue

La Russia è ancora nel mirino dei duri provvedimenti di Bruxelles. Nella giornata di oggi 7 dicembre l'Unione Europea ha introdotto un nono pacchetto di sanzioni contro Mosca: colpiti altri 200 russi (tra politici e ufficiali militari) e tre banche russe. Nel pacchetto di sanzioni ci sono anche le restrizioni all'export verso la Russia, in particolare per quanto riguarda i droni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Putin: "La minaccia nucleare cresce, ma la Russia non è impazzita"

Today è in caricamento