Pyongyang minaccia la Corea del Sud: "Rappresaglie fisiche se si associa a sanzioni"

La Corea del Nord ha minacciato la Corea del Sud di "rappresaglie fisiche" se si assocerà alle sanzioni votate questa settimana dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Un avvertimento che ha irritato il suo alleato cinese, che ha messo in gioco la sua credibilità votando la risoluzione che prevede sanzioni limitate.
"Se i traditori del regime fantoccio in Corea del Sud parteciperanno direttamente alle cosiddette 'sanzioni' delle Nazioni Unite, saranno prese dure rappresaglie fisiche", ha avvertito il Comitato nordcoreano per la riunificazione pacifica della patria, in un comunicato diffuso dall'agenzia ufficiale Kcna.

Pyongyang ha annunciato ieri la sua intenzione di procedere in una data non precisata a un nuovo test nucleare in segno di sfida verso gli Stati Uniti, "nemico giurato", in risposta alle sanzioni allargate dell'Onu votate martedì dopo il lancio del 12 dicembre di un razzo considerato da Washington un missile balistico. "Queste sanzioni sono una dichiarazione di guerra nei nostri confronti", ha stimato il comitato nordcoreano.

Nel frattempo l'alleato storico di Pyongyang, la Cina, ha fatto sapere che "non esiterà" a ridurre i propri aiuti alla Corea del Nord se Pyongyang effettuerà un nuovo test nucleare: è quanto si legge sulla stampa ufficiale cinese.
"Sembra che la Corea del Nord non apprezzi gli sforzi cinesi, e critichi la Cina senza menzionarla esplicitamente: lasciamola dunque alla sua collera" si legge in un editoriale del quotidiano governativo cinese in lingua inglese Global Times che avverte: Pechino vuole "una penisola coreana stabile, ma non sarà la fine del mondo se dovesse prodursi qualche sconvolgimento".
Pachino ha votato insieme agli altri membri del Consiglio di Sicurezza le nuove sanzioni approvate dopo il test missilistico nordcoreano del dicembre scorso.