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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'indagine / Qatar

Qatargate, perquisizioni a casa Panzeri: sequestrati 17mila euro

Per la Corte d'appello di Brescia la moglie e la figlia di Panzeri si possono consegnare al Belgio

Alcune perquisizioni sono state eseguite a Milano e Calusco D'Adda, provincia di Bergamo, tra ieri sera e la giornata di oggi, a carico dell'ex europarlamentare Antonio Panzeri e della sua famiglia da parte della Guardia di finanzia, su richiesta del terzo Dipartimento Affari internazionali guidato dall'aggiunto di Milano Fabio De Pasquale, in esecuzione di un ordine di investigazione europea nell'inchiesta di Bruxelles, per presunti favori a Qatar e Marocco, che hanno portato all'arresto fra gli altri di Panzeri, della moglie e della figlia. Da quanto emerge sono stati sequestrati supporti informatici e documenti, oltre alla somma di 17 mila euro in contanti trovati nell'abitazione in provincia di Bergamo.

Intanto "non appaiono sussistere cause ostative alla consegna" al Belgio. Lo ha scritto il giudice della Corte d'appello di Brescia Anna Dalla Libera nel provvedimento di convalida dell'arresto di Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri, fermate venerdì nell'abitazione di famiglia a Calusco d'Adda (Bergamo) in esecuzione di un mandato di arresto europeo e poi poste ai domiciliari. Le due donne sono accusate di corruzione, riciclaggio e associazione per delinquere per fatti commessi dal 1 gennaio 2021 all'8 dicembre 2022.

L'inchiesta e le perquisizioni

Nell'ambito dell'inchiesta Qatar, la procura federale belga ha annunciato una perquisizione negli uffici del Parlamento Ue. La stessa procura ha poi reso noto che le quattro persone arrestate, tra le quali il vicepresidente del Pe Eva Kaili, "compariranno mercoledì davanti alla Camera di consiglio" per una prima udienza.

Panzeri risulta coinvolto in quello che, probabilmente, è il più grande scandalo che abbia investito finora il Parlamento europeo. Si tratta di mazzette. Da diversi mesi - ha fatto sapere la Procura di Bruxelles - gli investigatori della polizia giudiziaria sospettano che uno Stato del Golfo abbia cercato di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo". La corruzione sarebbe avvenuta "versando ingenti somme di denaro e offrendo regali importanti a terzi con una posizione politica o strategica importante all'interno del Parlamento europeo", hanno aggiunto gli inquirenti.

Secondo la stampa belga lo Stato in questione è il Qatar. L'ipotesi più accreditata dai giornali locali è che dal Paese che ospita i Mondiali di calcio siano arrivate pressioni per 'ripulirne' la cattiva fama legata al mancato rispetto dei diritti umani e dei lavoratori migranti, molti dei quali hanno perso la vita nei cantieri dopo la designazione dello Stato del Golfo per ospitare il campionato del mondo. 

La rete dei contatti di Panzeri al Parlamento Ue e i legami con il Medio Oriente

Per questo, in una maxi operazione della procura federale del Belgio, sono stati trovati 600mila euro in contanti. Di questi, 500 erano in una cassaforte del principale sospettato, appunto l’ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1, Antonio Panzeri, attualmente fondatore e presidente della ong Fight Impunity, nata allo scopo di combattere l'impunità e difendere i diritti umani.

Panzeri è stato fermato insieme alla moglie e la figlia e non a caso gli inquirenti hanno perquisito tutte le persone a lui in qualche modo legate da rapporti attuali o passati. E molte delle persone di questa rete a lui riconducibile lavorano guarda caso in ambiti che hanno a che fare con il Golfo Persico e Medio Oriente.
 

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