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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il nuovo focolaio che spaventa la Cina

Massiccia campagna di screening nella metropoli di Qingdao (9 milioni di abitanti) dopo la scoperta di sei casi di Covid-19 e sei casi asintomatici. I contagi interni erano ormai una rarità nel Paese. Tutte le persone infette sembrano avere un collegamento con un ospedale

I contagi interni erano ormai una rarità in Cina. Fino a oggi. La Cina ha lanciato una massiccia campagna di screening nella metropoli di Qingdao (Tsingtao, 9 milioni di abitanti nella provincia di Shandong) dopo la scoperta di sei casi di Covid-19  e sei casi asintomatici.

Il focolaio di Qingdao

Il Paese asiatico, dove alla fine del 2019 è comparso il nuovo coronavirus Sars-Cov-2 (a Wuhan), da diversi mesi sembra aver messo l'epidemia sotto controllo grazie a severi controlli, l'uso di mascherine quasi ovunque, misure di contenimento e applicazioni di tracciamento. Ma la scoperta domenica nella città di nuovi casi di coronavirus di provenienza locale alimenta i timori di una recrudescenza dell'epidemia.

Qingdao è una enorme metropoli portuale sulla costa. Oltre 140mila impiegati nella sanità sono stati immediatamente sottoposti a tampone dopo che sono emerse le prime positività. Recentemente la Cina aveva confermato solo casi di Covid-19 importati dall'estero. 

Secondo le autorità sanitarie locali, tutte le persone infette sembrano avere un collegamento con un ospedale della città che cura i pazienti Covid-19, ma il fulcro dell'infezione non è ancora noto. Le indagini per fare piena luce sul nuovo focolaio sono in corso. Il governo locale ha annunciato una massiccia campagna di screening in cinque distretti della megalopoli "entro tre giorni" e nell'intera città "entro cinque giorni" . Tuttavia, le autorità non hanno detto esattamente quante persone sarebbero state testate: sono già stati eseguiti quasi 300mila test nel momento in cui scriviamo.

Video diffusi dai media cinesi mostrano code di residenti della città alle varie postazioni per i test istituite in alcuni punti nevralgici. Nell'ultimo bollettino nazionale diffuso oggi non sono ancora presenti i casi di Qingdao: riferisce soltanto di 21 casi confermati tutti "importati" e conta solo tre casi di infezione asintomatica di provenienza locale, per un totale di 85.578 contagi e 4.634 morti da inizio epidemia.

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