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Domenica, 11 Giugno 2023
Risarcire i danni

Quanto dovrebbe pagare la Russia all'Ucraina per i danni della guerra

Bisogna iniziare a pensare ai risarcimenti per i danni dell’invasione russa dell’Ucraina: come funzionerebbe e come ha funzionato in passato

La guerra in Ucraina causata dall’invasione russa sta producendo ingenti danni umanitari ed economici: la Russia dovrebbe risarcire i danni? Se sì, quanto e in base a cosa? I precedenti ci sono e aiutano a farsi un’idea di cosa potrebbe accadere. 

La distruzione in Ucraina 

Dopo l’invasione russa iniziata il 24 febbraio per volere di Vladimir Putin, l’Ucraina ha subito pesanti danni umanitari ed economici. I bombardamenti hanno colpito porti, aeroporti e distrutto infrastrutture e strade, causando diverse vittime. In alcune città i quartieri sono quasi del tutto distrutti e i cittadini sono stati costretti ad abbandonare le loro attività quotidiane per mettersi in salvo, quando è stato possibile farlo. 

Civili in fuga da Irpin sotto ponte in macerie

"Ricostruiremo ogni edificio, ogni strada, ogni città e diciamo alla Russia: imparate la parola 'risarcimenti' - ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in uno dei suoi messaggi video -. Ci ripagherete completamente per tutto ciò che avete fatto contro il nostro Stato, contro ogni ucraino. Non abbiamo altro da perdere, se non la nostra libertà".

Torre della tv di Kiev colpita da bombardamento russo

I dialoghi tra Russia e Ucraina si sono avviati, ma la pace sembra ancora lontana. A fatica si riesce a rispettare lo stop ai combattimenti per evacuare i civili, con i profughi che sono già più di 2 milioni. 
"Le intenzioni di Putin sono assolutamente chiare -  ha detto Oleksandr Danylyuk, l’ex segretario del Consiglio nazionale di Difesa e sicurezza dell’Ucraina - Se gli diamo un dito, si prenderà tutta la mano. Può esserci solo una trattativa: si ritirano dall'Ucraina e ci pagano le riparazioni”. 

A quanto ammontano i danni in Ucraina?

"È già chiaro che l’Ucraina dovrà affrontare notevoli costi di ripresa e ricostruzione, sebbene sia molto difficile valutare con precisione le esigenze di finanziamento in questa fase"

(Fondo monetario internazionale)

È difficile stimare con precisione i danni di una guerra, ma dopo due settimane di combattimenti iniziano a circolare le prime cifre. Secondo il ministro ucraino delle Infrastrutture Oleksander Kubrakov i danni provocati dalla Russia alle infrastrutture nazionali sarebbero di almeno 10 miliardi di dollari. Kubrakov ha stimato che la maggior parte delle perdite “può essere recuperata in un anno, pessimisticamente in massimo due". L'Ucraina ha richiesto al Fondo monetario internazionale (Fmi) un finanziamento di emergenza di 1,4 miliardi di dollari. Secondo l’Fmi, “è già chiaro che l’Ucraina dovrà affrontare notevoli costi di ripresa e ricostruzione, sebbene sia molto difficile valutare con precisione le esigenze di finanziamento in questa fase”. 

I precedenti: quanto ha pagato l’Italia per danni di guerra?

Dopo la Seconda guerra mondiale, l’Italia dovette risarcimenti per un totale di 360 milioni di dollari americani, di cui 100 milioni all'Unione sovietica, 125 alla Jugoslavia, 105 alla Grecia, 25 all'Etiopia e 5 all'Albania. I precedenti della storia possono aiutare a comprendere il meccanismo che regola questi risarcimenti. L’entità di questi risarcimenti fu stabilita nei Trattati di pace di Parigi firmati nel 1947 tra i Paesi coinvolti nella Seconda guerra mondiale per permettere di riparare i danni causati. Fu stabilito che la Germania dovette risarcire 23 miliardi di dollari. 

I risarcimenti di guerra si basano sul principio di dover riportare la situazione a quella di partenza - prima del conflitto quindi - “tassando” chi ha commesso un atto ingiustificato che ha causato dei danni, come un’invasione.

La Russia può risarcire l’Ucraina?

Nell’invasione russa dell’Ucraina ci sono diverse violazioni di trattati internazionali tra Stati, tra cui  la Carta delle Nazioni Unite: all'art. 2, comma 4 si legge: “I Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall'uso della forza, sia contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite”. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite si è già espressa, adottando una risoluzione che condanna l'invasione russa dell'Ucraina.

La Russia sta giustificando la propria invasione come una “operazione militare speciale” per “denazificare” e “demilitarizzare” l’Ucraina. Dal canto suo, l’Ucraina ha già iniziato le azioni legali. La Corte di giustizia internazionale si è riunita per la prima udienza sull'invasione russa dell'Ucraina, a cui la Russia non ha voluto partecipare: in sostanza, gli ucraini si stanno difendendo dalle accuse di genocidio da parte russa su cui sono basate le ragioni dell'invasione. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha invece riconosciuto dei rischi per la violazione della Convenzione europea dei diritti umani, invitando la Russia ad impegnarsi per garantirne il rispetto.

In caso di sentenze favorevoli l’Ucraina potrebbe costringere la Russia a risarcirla per i danni subiti, ma dispute legali di questo tipo non sono semplici e la quantificazione richiederebbe tempo. Per arrivarci, però, bisognerebbe prima terminare il conflitto in corso e stabilire le condizioni di pace, un momento che non sembra ancora vicino. 

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