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Giovedì, 25 Aprile 2024
GRECIA / Grecia

Grecia, su Alexis è scontro tra Syriza e Nuova Democrazia

Nel quarto anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, il 15enne ucciso da un poliziotto ad Atene, si infiamma la polemica. I conservatori accusano Syriza: "Vogliono scatenare la gente contro la polizia"

Nella Grecia che affronta una crisi economia devastante, i partiti politici danno il là ad aspre polemiche anche su altri temi delicati e non ancora del tutto elaborati dalla società ellenica. Come la morte di Alexis Grigoropoulos.

Oggi è il quarto anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, il ragazzo di 15 anni ucciso sabato 6 dicembre 2008 da un colpo di pistola sparato da un agente di polizia nel quartiere ateniese di Exarchia. Nel quartiere esplose la violenza contro governo e polizia. Carcasse di auto, cassonetti dati alle fiamme, negozi sventrati, vetrine infrante, un edificio di quattro piani completamente distrutto dalla fiamme.

E' stato condannato all'ergastolo Epaminodas Korkoneas, il poliziotto che sparò. Secondo il tribunale della città di Amfissa l'agente sparò intenzionalmente con la pistola di ordinanza e il giovane non morì per un proiettile di rimbalzo, come a lungo sostenuto dai media (perlopiù conservatori) di Atene.

La sezione giovanile del partito di sinistra Syriza ha rilasciato un comunicato che preannuncia manifestazioni organizzate per oggi, il quarto anniversario della morte di Grigoropoulos. Un comunicato fortemente critico verso il Governo. Nuova Democrazia, partito conservatore, accusa Syriza di strumentalizzare la vicenda e di voler portare il caos ad Atene. I cortei si preannunciano ad alta tensione.

"Vogliono scatenare la gente contro la polizia e contro i familiari dei polizotti". Nuova Democrazia aggiunge che non permetterà "che la giornata si trasformi in un'altra Marfin". Il riferimento è ai fatti del maggio 2010: tre persone - due uomini e una donna - morirono soffocati dal fumo in un edificio di Stadiou 23, ad Atene, dopo che alcuni manifestanti avevano incendiato con bottiglie molotov la filiale della Marfin Egnatia Bank.

Syriza non ci sta, e definisce le parole dei conservatori "da guerra civile e terrorizzanti". Ma Athanasios Davlouros di Nuova Democrazia rincara la dose: "Syriza sta prendendo la stessa strada di Alba Dorata".
 

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