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Giovedì, 25 Aprile 2024
il caso

La ragazza che recluta le schiave del sesso per l'Isis

La storia di Aqsa Mahmood, una ragazza di vent'anni che ha lasciato gli agi e i privilegi in Scozia per andare a reclutare schiave del sesso per il Califfo in Siria

ROMA - Aqsa Mahmood (nella foto sotto) è una ventenne scozzese che in pochi mesi ha fatto carriera nella struttura interna del Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi fino ad arrivare a guidare una brigata femminile che a Raqqa - in Siria - sorveglia i bordelli con le donne-schiave destinate ai miliziani dello Stato Islamico. Adesso si fa chiamare Umm Layth e si è formata nelle migliori scuole di Glasgow: ha frequentato il prestigioso liceo Craigholme, ascoltava i Coldplay, leggeva Harry Potter.

Soltanto pochi mesi fa il suo era un mondo fatto di privilegi. Poi, però, come racconta Maurizio Molinari su La Stampa, nel novembre del 2013 Aqsa, appena 19enne, dice ai genitori che vuole andare a fare un viaggio, li saluta e svanisce nel nulla per qualche giorno, prima di chiamare a casa dalla Siria per far sapere alla famiglia di aver scelto la jihad. I genitori, disperati, le chiedono di tornare indietro, ma lei ormai è in un mondo diverso: risiede infatti a Raqqa, si è sposata con un jihadista straniero e ricopre un incarico di alta responsabilità.

A lei, infatti, è stata affidata un'unità della polizia femminile "Brigata Al-Khamsaa" che gestisce uno dei bordelli dove sono state rinchiuse le ragazze yazidi rapite in Iraq e trasformate in schiave destinate ai miliziani di Isis. Aqsa Mahmood sarebbe in particolare alla guida di un gruppo di jihadiste straniere, britanniche e forse anche francesi, il cui compito è di convincere le donne-schiave a "non opporre resistenza" davanti ai voleri del Califfo.

E' lei, come scrive Molinari, ad aver convinto almeno una delle tre adolescenti britanniche che nell'ultima settimana sono giunte in Siria. Si tratta di Shamima Begum, 15 anni, Kadiza Sultana, 16, e Amira Abase, 15, che dopo aver lasciato le rispettive famiglie nei quartieri orientali di Londra sono volate da Gatwick a Istanbul e poi, via terra, hanno raggiunto la Siria dove sono state avvistate nella cittadina di Tal Abyad, controllata dall'Isis, in compagnia di uno dei jihadisti del Califfo.

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