Ragazzo palestinese rapito e ucciso a Gerusalemme: ipotesi "vendetta" di estremisti israeliani
Il terribile fatto si sangue avvenuto il giorno dopo il ritrovamento dei corpi senza vita dei tre studenti israeliani rapiti in Cisgiordania
Un ragazzo palestinese di 17 anni è stato rapito e poi ucciso a Gerusalemme Est. Si tratta verosimilmente di un'"azione di vendetta" a seguito dell'assassinio dei tre studenti israeliani in Cisgiordania. Lo rende noto questa mattina la radio militare israeliana, secondo la quale il ragazzo è stato sequestrato nel quartiere palestinese di Shuafat e il suo corpo scoperto diverse ore dopo in una zona di Gerusalemme Ovest.
La polizia israeliana ha precisato che un adolescente arabo è stato visto mentre veniva fatto salire con la forza su un'auto a Gerusalemme Est, il settore a maggioranza palestinese della città. "Al termine delle ricerche, un corpo è stato ritrovato nei pressi del bosco di Gerusalemme" in un quartiere israeliano, ha precisato la portavoce della polizia israeliana, Louba Samri, aggiungendo che gli inquirenti stanno cercando di stabilire se vi è un legame tra il sequestro e il ritrovamento del corpo.
LA CONDANNA DI NETANYAHU
Il Primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito un "crimine abominevole" il rapimento e poi l'omicidio del giovane.
"Il Primo ministro è stato a colloquio con il ministro per la Sicurezza interna Yitzhak Aharonovich e ha chiesto l'apertura di una inchiesta per ritrovare il prima possibile gli autori di questo crimine abominevole e accertarne le circostanze", ha dichiarato un comunicato dell'ufficio di Netanyahu. Il premier ha aggiunto che "non bisogna farsi giustizia da soli: Israele è uno Stato di diritto".