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Giovedì, 25 Aprile 2024
Siria / Siria

Fugge da casa a 16 anni per combattere in Siria: la famiglia lo rapisce

E' fuggito da Francoforte insieme ad altri 22 ragazzi islamici per partire alla volta della Siria e unirsi i ribelli. E' la storia di Pero, 16 anni, "rapito" da mamma e papà

Pero ha 16 anni. E' nato a Francoforte da una famiglia immigrata dalla Macedonia. Però è scappato di casa alla volta della Siria. Il suo obiettivo: unirsi ai ribelli anti Assad. Arrivato ad Antakya, cittadina turca al confine con la Siria, Pero è stato rapito in una vera e propria operazione segreta organizzata da un imam impegnato in Germania contro la radicalizzazione della comunità islamica tedesca. Ebbene, tra gli autori del blitz c'erano anche mamma e papà.

LA FUGA - La storia di Pero e degli altri 22 ragazzi tedeschi, almeno altri quattro minorenni, è una nuova, allarmante, conferma del fenomeno crescente in Europa, dove, secondo stime approssimate fornite dall'enti-terrorismo europeo, tra le 800 e le 900 persone in questi anni si sono recate in Siria a combattere. "E' un problema molto spinoso perché molti di questi che lasciano l'Europa non sono noti alla polizia partono con ducumenti validi e usano tratte turistiche" spiega Gilles de Kerchove, coordinatore Ue dell'anti-terrorismo, come riportato dall'Adnkronos. E proprio un volo turistico per Antaliya è quello che avevano preso Pero e gli altri 22 ragazzi che erano stati spinti alla scelta anche da un 35enne ex pugile tedesco, convertitosi all'Islam nel 2001, diventato secondo la polizia tedesca un predicatore estremista che raccoglie fondi, e non solo, per la causa siriana. 

IL "RAPIMENTO" - Scoperta la meta del figlio, la Siria e non la Turchia per un viaggio con gli amici, la famiglia di Pero contatta la polizia tedesca tenendola informata delle poche informazioni che riceve dal figlio che, telefondando da un cellulare con la ricarica tedesca, racconta di essere in un campo di addestramento e di vivere in una casa con altri uomini. I genitori di Pero si rivolgono all'imam Hesham Shashaa: l'unica strada per portarlo a casa è rapirlo. Il ragazzo viene così convinto dai genitori ad incontrarli nella cittadina turca di confine dove, una volta arrivato all'albergo dell'appuntamento, trova dei poliziotti turchi che lo fermano e l'accompagnano all'aeroporto per ritornare in Germania.

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