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Giovedì, 28 Marzo 2024
guerra in ucraina / Ucraina

Raid di droni ucraini in Crimea: attaccata la base russa di Sebastopoli

L'attacco dimostra quanto gli ucraini siano capaci di colpire in profondità utilizzando armi diverse. Nel frattempo Putin ha dato il via libera per la missione dei tecnici dell’Aiea nella centrale nucleare di Zaporizhzhia

E' alta la tensione in Ucraina, dove le truppe russe continuano gli attacchi nel sud del Paese. Nella mattinata di oggi 20 agosto, sono stati segnalati altri attacchi di droni contro obiettivi russi in Crimea e in altre parti occupate dell'Ucraina. Un drone ucraino ha condotto un raid sulla base russa di Sebastopoli in pieno giorno. Il velivolo avrebbe centrato un edificio del comando della Flotta del Mar Nero provocando una colonna di fumo.

Una fonte ufficiale citata da Interfax ha dato la seguente versione: il mezzo è precipitato sul tetto dopo essere stato abbattuto dalla contraerea, la minaccia è stata sventata. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione russa della città, Mikhail Razvozhayev, spiegando che l'esplosione avvertita questa mattina è stata causata dalla caduta dei resti del drone abbattuto. "E' caduto sul tetto ed ha preso fuoco", ha detto, precisando che non ci sono vittime. L'incidente di oggi si aggiunge alle numerose esplosioni registrate nei giorni scorsi in Crimea, di cui l'Ucraina non ha rivendicato ufficialmente la responsabilità.

Il cambio di guarda della Flotta nel Mar Nero

L'attacco dimostra, ancora una volta, quanto gli ucraini siano capaci di colpire in profondità utilizzando armi diverse. Anche la tempistica conferma le capacità offensive dell'Ucraina. Nella giornata di oggi, la Russia ha sostituito il comandante della flotta del Mar Nero, dopo una serie di battute d'arresto che includono un attacco in una delle sue basi di Crimea e la perdita del controllo di Snake Island a giugno. L'agenzia di stampa Tass riporta che Viktor Sokolov ha annunciato in prima persona di essere alla guida della flotta che ha il suo quartier generale in Crimea, avendo sostituito Igor Osipov. Due giorni fa la notizia era trapelata attraverso un'altra agenzia di stampa russa, Ria Novosti, ma senza alcun annuncio ufficiale. Il cambio della guardia è arrivato dopo le numerose perdite lamentate dalla Marina, in particolare per l’affondamento del Moskva.

Nella notte tra il 19 e il 20 agosto ci sono state diverse esplosioni a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. "In città si sentono potenti esplosioni" ha scritto su Telegram alle 3 ora locale il sindaco della cittadina, Oleksandr Sienkevych. Gli allarmi per attacchi aerei hanno suonato a lungo in tutta la regione.

Al via la visita a Zaporizhzhia

Dopo settimane di richieste internazionali, si farà la missione dei tecnici dell’Aiea nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, occupata dall'inizio di marzo dall'esercito russo e che nelle ultime settimane è diventato il bersaglio di attacchi per i quali Mosca e Kiev si accusano a vicenda. Il presidente Putin ha dato il suo assenso dopo una telefonata avvenuta ieri 19 agosto con il suo omologo francese Emmanuel Macron, affermando di temere che il bombardamento possa portare a un "disastro su larga scala". La missione dell'Aiea alla centrale nucleare potrebbe aver luogo a settembre, se non sopravverranno fattori estranei, ha affermato Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna.

La conferma è arrivata anche dall'Eliseo, che ha ricordato che è stato il primo colloquio fra Putin e Macron dopo quello a tre (con il cancelliere Olaf Scholz) dello scorso 28 maggio. Macron ha espresso "ancora una volta a Putin la sua preoccupazione di fronte ai rischi per la situazione alla centrale di Zaporizhzhia per la sicurezza nucleare, sostenendo l'invio sul posto al più presto di una missione di esperti dell'Aiea, a condizioni approvate dall'Ucraina e dalle Nazioni Unite".

Nei prossimi giorni le comunicazioni tra Francia e Russia dovrebbero proseguire in modo più costante. I due presidenti, ha precisato la presidenza francese, "si riparleranno nei prossimi giorni su questo tema dopo un confronto fra le squadre di tecnici e prima del dispiegamento della missione". 

Mosca, comunque, continua a puntare il dito contro gli ucraini per gli attacchi alle strutture dell’impianto nei pressi di Energodar. La Russia ha inviato una lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite denunciando "provocazioni" dell'Ucraina alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. 

La Russia denuncia che l'esercito ucraino ha utilizzato agenti chimici contro le truppe russe nella regione di Zaporizhzhia. Il ministero della Difesa, citato da Interfax e Tass, parla di segni di "forte avvelenamento" riscontrati in soldati che sono stati ricoverati in ospedale. L'agente utilizzato, aggiunge Mosca, sarebbe "la tossina del botulino di tipo B", secondo quanto riferiscono le agenzie russe. Un'analisi da parte degli esperti di un centro di ricerca di medicina militare di San Pietroburgo ha confermato la presenza di tossina botulinica di tipo B nei test effettuati sui soldati russi che presentavano segni di avvelenamento al termine della loro missione nella regione di Zaporozhzhia.

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