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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nuovo raid aereo in Siria: uccisi almeno 28 civili

Secondo l’Osservatorio siriano sui diritti umani, il bilancio delle vittime causate dal raid nella regione di Idlib potrebbe aggravarsi nelle prossime ore

Sono almeno 28 le persone rimaste uccise nell'ultimo raid aereo avvenuto nella regione siriana di Idlib, designata come area di “de-escalation”. La provincia di Idlib, nel Nord-Ovest della Siria, ha indicato l’Osservatorio siriano sui diritti umani, è controllata dai jihadisti di Al Nusra, la fazione affiliata fino al 2016 ad Al Qaeda, e fusa nel 2017 a quattro formazioni minori, cambiando il nome in Hayat Tahrir al-Sham.

Quattro bambini figurano tra le vittime dei raid che hanno avuto per obiettivo la località di Armanaz, secondo l’ong, che tuttavia non è in grado di precisare se i raid sono stati compiuti dall’aviazione di Damasco o dal suo alleato russo.

“Dopo un primo raid aereo, un secondo ha colpito lo stesso obiettivo mentre erano in corso le operazioni di salvataggio”, ha affermato il direttore dell’Osservatorio siriano sui diritti umani, Abdel Rahman, indicando che il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore.

I raid giungono in un momento in cui la Turchia e la Russia hanno annunciato di volere rafforzare la loro cooperazione “per rendere operativa” la zona di de-escalation di Idlib.

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