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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mondo Iraq

Raid Usa uccide il generale iraniano Soleimani. Teheran: "Ci vendicheremo"

L'attacco ordinato dal presidente Trump, conferma il Pentagono. Per il ministro degli Esteri iraniano Zarif, l'attacco è stato "un atto terroristico" mentre l'Ayatollah Ali Khamenei minaccia una "dura ritorsione"

Il potentissimo generale iraniano Qassem Soleimani, capo delle forze iraniane al-Quds, è rimasto ucciso in un raid compiuto dagli Stati Uniti all'aeroporto internazionale di Baghdad. L'attacco è stato ordinato dal presidente Donald Trump, ha confermato il Pentagono, che ha definito l'operazione "una decisa azione difensiva per proteggere il personale americano all'estero".

Secondo il Pentagono, Soleimani stava "attivamente mettendo a punto piani per colpire i diplomatici americani e uomini in servizio in Iraq e in tutta la regione" e ha "anche approvato gli attacchi contro l'ambasciata americana a Baghdad che hanno avuto luogo questa settimana". Gli Stati Uniti "continueranno ad assumere le azioni necessarie per proteggere la nostra gente e i nostri interessi ovunque nel mondo", ha fatto sapere il Dipartimento della Difesa di Washington.  Nell'attacco, oltre a Suleimani è morto anche Abu Mahdi al-Mohandes, il vicecapo del gruppo al-Quds.

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Immediata la reazione iraniana, con il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, che ha definito quanto accaduto "estremamente pericoloso". Il raid americano è stato "un atto terroristico" ed una "stupida escalation", ha dichiarato con un tweet. "Sugli Stati Uniti ricade la responsabilità di tutte le conseguenze di questo avventurismo criminale", ha scritto, descrivendo Soleimani come "la più efficace delle forze che hanno combattuto" l'Isis, al Qaeda e il gruppo al-Nusra.

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Soleimani e l'Ayatollah Ali Khamenei (Foto Ansa)

Il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei, cui Soleimani era molto vicino, ha minacciato gli Stati Uniti di una "dura ritorsione" e ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. "Il sentiero intrapreso da Soleimani continuerà ad essere seguito, ma i responsabili dell'attacco che ha causato la morte del generale dovranno far fronte ad una grave ritorsione", ha dichiarato Khamenei, citato dalla televisione iraniana. La morte di Soleimani, ha aggiunto, non avrà ripercussioni sulla vittoria finale dell'Islam "sugli imperialisti". "Non c'è dubbio che la grande nazione dell'Iran e le altre nazioni libere della regione si vendicheranno dall'orribile crimine commesso dagli americani", ha fatto sapere in una nota il presidente iraniano Hassan Rohani.

Migliaia di persone intanto stanno manifestando per le strade di Teheran e in altre città del Paese contro il raid aereo americano, riferiscono i media locali, al grido di "Morte all'America" e "Vendetta".

La preoccupazione dei leader mondiali

La Cina fa un richiamo alla moderazione da parte di tutti i soggetti coinvolti, "soprattutto gli Stati Uniti", per "evitare una nuova escalation della tensione". Il portavoce del ministro degli Esteri Geng Shuang ha detto ai giornalisti: "La Cina si è sempre opposta all'uso della forza nelle relazioni internazionali".

Per il ministro francese degli Affari Europei Amèlie de Montchalin, l'uccisione di Soleimani ha reso il mondo "più pericoloso". Le agenzie di stampa russe Ria Novosti e Tass, citando il ministero degli Esteri, definiscono l'attacco ordinato da Trump come "un passo avventuristico che accrescerà le tensioni in tutta la regione". Per Konstantin Kosachev, presidente della Commissione esteri del Consiglio della federazione russa, l'uccisione di Soleimani mette la parola "fine a qualsiasi possibilità di salvare l'accordo nucleare" iraniano e prevede già "certamente attacchi di rappresaglia". Israele intanto ha elevato lo stato di allerta, mentre il premier Netanyahu rientrerà prima del previsto dalla sua visita ufficiale in Grecia.

Polemiche negli Usa dopo l'attacco

Immediate le reazioni anche degli oppositori di Trump, che su Twitter ha pubblicato l'immagine di una bandiera americana subito dopo l'attacco. Per il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden l'attacco ordinato da Trump "ha gettato dinamite in una polveriera". "L'Amministrazione americana sostiene che il suo obiettivo sia quello di evitare ulteriori attacchi da parte dell'Iran, ma questa azione avrà quasi certamente l'effetto opposto", ha detto Biden. Dura anche la speaker della Camera Nancy Pelosi, che ha parlato di "atto provocatorio e sproporzionato", sottolineando inoltre come il Congresso americano non sia stato consultato prima che il presidente Trump desse l'ordine di attacco e chiedendoche i parlamentari vengano "immediatamente informati" della situazione. 

Intanto il sito dell'ambasciata americana a Baghdad ha pubblicato un avviso rivolto a tutti i cittadini americani che si trovano nel paese esortandoli "con forza" a "lasciare immediatamente l'Iraq".

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