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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'attacco / Ucraina

Razzi su un magazzino e ospedale della Croce Rossa ucraina: "È crimine di guerra"

La fornitura di assistenza è stata sospesa

Come accaduto in questi oltre 400 giorni di guerra russa in Ucraina, anche le strutture sanitarie sono finite nel mirino dei missili russi. Nella notte tra il 7 e l'8 maggio, un magazzino della Croce Rossa Ucraina a Odessa è andato distrutto nella notte a causa di un attacco missilistico russo sulla città. Nella giornata di ieri 7 maggio, invece un missile russo ha colpito un ospedale mobile a Mykolaiv danneggiato a causa di un attacco missilistico. A renderlo noto è stata proprio la branca locale dell'organizzazione umanitaria, precisando che nell'incendio dello stabile di mille metri quadrati sono andati in fumo gli aiuti. Il personale e i volontari della Croce Rossa ucraina non sono rimasti feriti.

Da qui, la sospensione della "fornitura di aiuti umanitari e le attività di alcuni progetti dell'organizzazione regionale di Odessa della Croce Rossa Ucraina". In una nota si legge che "in seguito all'attacco missilistico si è sviluppato un ''incendio che ha completamente distrutto gli aiuti umanitari per la regione di Odessa che erano dentro il magazzino", prosegue la nota, precisando che l'azione non ha causato vittime in quanto "non c'erano rappresentanti della Croce Rossa nel luogo al momento dell'attacco missilistico".

Dura reazione di Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino, che affida a un post su Twitter la condanna per aver colpito un sito della Croce Rossa ucraina: "Oggi, nella Giornata mondiale della Croce Rossa, la Russia ha attaccato l'impianto di stoccaggio degli aiuti umanitari della Croce Rossa ucraina a Odessa. Questa è un'altra grave violazione del diritto internazionale. Mosca deve smetterla di prendere di mira le infrastrutture civili e di impedire agli aiuti di raggiungere le persone bisognose".

Secondo l'articolo 8 dello Statuto della Corte Penale Internazionale, gli attacchi ai dipendenti e alle istituzioni del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa costituiscono una grave violazione del diritto internazionale umanitario e sono classificati come crimini di guerra. 

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