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Martedì, 19 Marzo 2024
La mappa / Russia

Quali sono, dove si trovano e perché sono importanti le 4 regioni annesse dalla Russia

Dopo i referendum, ritenuti illegali dall'Occidente, Mosca si approprierà formalmente dei territori di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk, segnando una svolta importante nella guerra

Vladimir Putin proclamerà l'annessione di quattro regioni ucraine sotto il controllo militare di Mosca, segnando un punto di svolta significativo in questi sette mesi di guerra. L'Ucraina e l'Occidente hanno denunciato la mossa come illegale sostenendo che i referendum, in cui l'annessione ha vinto con ampio margine, non sono validi in quanto avvenuti sotto la minaccia delle armi. La Russia controlla oltre 90mila chilometri quadrati di territorio, pari a circa il 15% dell'area totale della nazione, più o meno la grandezza del Portogallo, se si aggiunge anche la Crimea, annessa nel 2014, adesso la Federazione si approprierà di un'area grande più di un terzo dell'Italia. Con questa annessione l'Ucraina verrà privata di gran parte dei suoi sbocchi al mare. Vediamo quali sono le regioni e perché sono strategiche.

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Donetsk e Luhansk

Sono le due entità secessioniste sostenute dalla Russia, l'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr) e la Repubblica Popolare di Luhansk (Lpr), in cui gli indipendentisti combattono contro le forze governative ucraine dal 2014. Putin ha già riconosciuto entrambe le regioni come "Stati indipendenti" e ha esteso loro la protezione della Russia il 21 febbraio, tre giorni prima di invadere l'Ucraina. Le due regioni, con una popolazione combinata di circa 6 milioni di abitanti prima dell'invasione, sono conosciute collettivamente come Donbass, e rappresentano da sempre la zona prevalentemente russofona dell'Ucraina, e luogo in cui si concentrano le miniere di carbone e l'industria pesante, almeno fino a quando le loro economie sono state distrutte dai combattimenti.

Kherson

Kherson, con una popolazione di appena un milione di abitanti prima della guerra, si trova a nord della Crimea ed è quasi tutta sotto il controllo delle truppe russe. Da settimane è al centro di una controffensiva da parte dell'Ucraina, con Kiev che sta bombardando i ponti sul fiume Dnipro per interrompere le linee di rifornimento della Russia e tentare di tagliare fuori alcune delle sue forze. Quando le truppe di Putin hanno conquistato il suo capoluogo, nei primi giorni del conflitto, la popolazione ha inscenato una serie di proteste e i funzionari filorussi sono stati bersaglio di attacchi dinamitardi. Mosca ha anche dichiarato di voler incorporare nella regione di Kherson la piccola porzione della provincia ucraina di Mykolayiv che occupa, ai fini dell'annessione.

Zaporizhzhia

Zaporizhzhia è diventata il centro dell'attenzione mondiale per la presenza della centrale nucleare più grande d'Europa, attorno alla quale ci sono stati anche combattimenti che hanno fatto temere un disastro nucleare. È la zona che collega Crimea e Kherson con il Donbass, ed è quindi fondamentale per garantire continuità territoriale alle conquiste russe. Mosca controlla l'impianto nucleare, che al momento è fermo, e circa il 70% dell'intera provincia, ma non il capoluogo della regione, chiamato anche Zaporizhzhia, che rappresentava circa la metà degli 1,6 milioni di abitanti della regione prima della guerra. Con i suoi sei reattori, quello di Zaporizhzhiaè non solo l'impianto nucleare più grande d'Europa ma tra i primi 10 al mondo. A marzo è passato sotto il controllo delle truppe di Mosca, diventando la prima centrale atomica mai occupata in tempo di guerra. Il personale ucraino ha continuato a gestire la struttura, che viene però periodicamente bombardata tra le accuse reciproche di Russia e Ucraina e gli allarmi dell'Onu sull'eventualità di una dispersione di materiale radioattivo, in caso venissero colpiti gli impianti di stoccaggio.

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