Londra: via libera al referendum per uscire dall'Europa

E' il primo passo ma la maggioranza è stata schiacciante: il parlamento britannico ha dato il via libera entro il 2017 per il referendum sull'appartenenza del Regno unito all'Unione europea. La proposta passa con 553 voti a favore e 54 i voti contrari. L'esito del voto era ampiamente scontato, nonostante l'opposizione dei nazionalisti scozzesi: anche l'ex primo ministro di Edimburgo ha votato "no" perché trascinare l'isola fuori dall'Europa sarebbe "scandaloso". Dall'altra parte il ministro degli esteri Philip Hammond ha detto che a "una generazione" è stato negato di decidere che posto assegnare al Regno Unito in Europa, "ma ora gli sarà data la possibilità di dire l’ultima parola". Sia laburisti e che conservatori hanno appoggiato la proposta.

Ancora mancano diversi passaggi istituzionali per il via libera al voto ma il dibattito politico è accesissimo. Il premier David Cameron, dopo aver confermato l'intenzione di andare al voto durante il suo discorso inaugurale dopo le elezioni, adesso fa marcia indietro: ha affermato di non essere stato capito bene e di non avere un'effettiva linea politica rispetto all'uscita dall'Unione. Secondo alcune indiscrezioni, durante le riunioni del G7, avrebbe anche lanciato un ultimatum ai suoi colleghi del governo favorevoli all'uscita, chiamata in gergo la Brexit: chi è smaccatamente favorevole al Regno unito "fuori" perderebbe la propria poltrona. 

Altre indiscrezioni invece parlavano di un quesito "già scritto": la domanda verterrebbe sul "rimanere" nell'Unione e non sull'eventuale uscita. In quel caso la risposta dei cittadini britannici, quindi, dovrebbe essere "Sì" per restare in Europa, "No" per tornare ad essere una vera e propria isola all'interno del continente.