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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'omicidio / Argentina

Renzo, il bambino di 4 anni ucciso di botte per dei cioccolatini

La zia paterna del piccolo ha detto di aver sporto denuncia insieme a suo fratello

Ucciso di botte dal patrigno per aver mangiato dei cioccolatini. Sarebbe capitato questo a Renzo, un ragazzino di quattro anni che viveva in casa con la madre, i suoi fratelli e il patrigno. Secondo le accuse della Procura, è stato proprio quest’ultimo a uccidere il bambino.

La storia, che arriva dall’Argentina, ha inizio il 23 dicembre scorso quando, stando anche alle testimonianze dei fratelli, il patrigno è tornato a casa con dei cioccolatini per le bimbe della casa. Secondo quanto raccontato dalla zia di Renzo, l’uomo se l’è presa con uno dei ragazzini di dieci anni, afferrandolo per il collo, chiedendogli di dirgli chi avesse mangiato i cioccolatini. Lui, spaventato, ha fatto il nome di Renzo e così l’uomo ha massacrato i piccolo.

Quando sono arrivati in ospedale, per Renzo non c’era più niente da fare. I genitori hanno detto che era “caduto dalla vasca” ma i medici non ci hanno mai creduto. La conferma che quella era stata una bugia, è arrivata con l’autopsia, durante la quale il medico legale ha riscontrato i segni di lesioni gravissime. Anche precedenti i fatti.

La zia paterna di Renzo, Daniela ha detto di aver sporto denuncia insieme a suo fratello, il padre di Renzo, sul presunto trattamento riservato da Victoria ai loro figli.La Procura della Repubblica sta inoltre indagando se la coppia abbia sottoposto i figli a lavori forzati.

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