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Venerdì, 29 Marzo 2024
Afghanistan / Afghanistan

Iniziato il rientro in patria per 800 militari italiani in Afghanistan

Il generale Pellegrino, in una cerimonia, ha ricordato il lungo percorso della transizione che ha visto purtroppo anche molti caduti sia della coalizione sia dell'esercito afgano

Gli ultimi militari italiani stanno lasciando definitivamente la base avanzata "Dimonios" di Farah, nell'ovest dell'Afghanistan. L'ufficialità del passaggio è avvenuta il 27 ottobre con una cerimonia che di fatto ha sancito il definitivo passaggio di responsabilità nel settore della sicurezza del territorio, affidato dal 2006 ai militari italiani. Questa cerimonia, si riferisce in una nota, ha segnato anche l'inizio del rientro in patria di 800 uomini, come parte del ridimensionamento del dispositivo del contingente che proseguirà fino alla fine del 2014 come stabilito dall'Alleanza atlantica durante il summit di Chicago del maggio 2012.

I bersaglieri del sesto reggimento di Trapani hanno consegnato nelle mani del governatore della provincia di Farah le "chiavi" della base, che sarà la sede di un battaglione operativo (kandak) del 207esimo corpo d'armata dell'esercito afgano. Alla cerimonia erano presenti il governatore di Farah Mohammad Omar Sherzad, il generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional command west (il comando multinazionale a guida italiana e su base brigata meccanizzata Aosta), il colonnello Mauro Sindoni, ultimo comandante di Fob "Dimonios" e del sesto reggimento bersaglieri, e numerose altre autorità della coalizione.

La transizione è un processo graduale e delicato, che tiene conto delle condizioni economiche, sociali e di sicurezza dei singoli distretti di ciascuna provincia dell'Afghanistan e che, a Farah, ha avuto il proprio apice a giugno di quest'anno con il passaggio della leadership alle autorità locali di tutti i distretti della provincia. La cerimonia del passaggio di consegne della base a Farah si è svolta congiuntamente a quella di chiusura del Provincial reconstruction team (Prt) americano che dal 2004 ha operato a Farah. Questa struttura di Isaf, in linea con gli obiettivi della missione, ha condotto attività volte a facilitare lo sviluppo dell'economia locale e a favorire il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.

Il generale Pellegrino, dopo aver ricordato il lungo percorso della transizione che ha visto purtroppo anche molti caduti sia della coalizione sia dell'esercito afgano, ha rimarcato "i rapporti consolidati di reciproco rispetto maturati nel tempo con i colleghi afgani, con l'orgoglio di lasciare nelle mani di una forza matura il controllo, la sicurezza e lo sviluppo della loro madrepatria".

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