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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Giudicato "innocente" dopo 43 anni di isolamento in carcere

Albert Woodfox, 68 anni, tornerà in libertà. Rovesciata dopo due appelli la sentenza che lo ha condannato per l'omicidio di una guardia carceraria nel 1972

Dopo 43 anni in isolamento in una minuscola cella di un carcere della Louisiana, per di più da innocente, era diventato il simbolo della segregazione razzista delle carceri americane. Oggi un giudice federale americano ha ordinato la scarcerazione di Albert Woodfox, 68 anni, l'ultimo ancora dietro le sbarre dei cosiddetti "3 dell'Angola", come vennero chiamati tre detenuti accusati della morte di una guardia carceraria nel 1972.

Il giudice federale James Brady ha ordinato il rilascio incondizionato di Woodfox e ha vietato ogni ulteriore procedimento nei suoi confronti per omicidio, citando "prove a sostegno dell'innocenza dell'uomo". Woodfox non ha commesso il fatto perché le condanne erano avvenute, come aveva segnalato Amnesty international, sulla base di prove indiziarie e sulla base di un evidente pregiudizio e razziale. L'uomo - come gli altri due suoi compagni - si era sempre proclamato innocente.

Lo scorso novembre, la Corte di appello aveva ordinato la scarcerazione, ma la decisione era stata poi annullata a livello statale. Woodfox ha sostenuto a lungo la propria innocenza, citando un testimone, il riesame delle prove raccolte sul luogo del delitto che lo scagionavano e il test poligrafico che confermava la sincerità delle sue dichiarazioni. Il giudice ha indicato cinque "circostanze eccezionali" per il rilascio immediato e incondizionato di Woodfox, ossia l'età, le cattive condizioni di salute, "la mancanza di fiducia nelle capacità dello Stato di garantire un giusto processo", il danno fatto all'uomo con oltre quarant'anni di isolamento, e infine il fatto che Woodfox è già stato processato due volte per un crimine avvenuto oltre quarant'anni fa.

Uno dei tre, Herman Wallace, è stato rilasciato nel 2013 ed è morto un anno dopo, mentre Robert Hillary King era stato rilasciato nel 2001. Membri delle "Black Panthers" - il movimento armato dei neri americani che negli anni '70 aveva dato il via a una serie di proteste e rivolte, in piazza e nelle carceri, che scatenarono una dura repressione poliziesca e giudiziaria contro i movimenti degli afroamericani - Woodfox e Wallace erano stati condannati per l'omicidio del 23enne Brent Miller, morto nel 1972 nel penitenziario della Louisiana, mentre contro King non sono mai state rivolte accuse formali.

CHI ERANO I TRE DELL'ANGOLA

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