Bimbo nacque con danni al cervello, la madre ottiene risarcimento milionario
Si tratta della cifra più alta mai riconosciuta negli ultimi trent'anni: 7,3 milioni di euro.
LONDRA - Ci sono voluti 16 anni ma alla fine Nadine Montgomery ha vinto la sua battaglia portata avanti dal giorno della nascita di suo figlio Sam, sedici anni fa, nato con una paralisi al cervello per una complicanza durante il parto.
Il giudice della Corte Suprema ha riconosciuto alla base del danno neurologico di Sam l'errore e la negligenza del personale dell'ospedale dove nacque il ragazzo e ha quindi stabilito per Sam e Nadine un risarcimento di circa 7,3 milioni di euro. Si tratta della somma più alta mai accordata in un caso di malasanità negli ultimi trent'anni.
Sam ha sofferto di mancanza di ossigeno per dodici minuti in seguito a una complicazione nota come "distocia della spalla", ossia l'incapacità di passare attraverso il canale del parto perché la spalla rimane bloccata e il bambino non riesce a uscire. Sam avrebbe dovuto nascere con un taglio cesareo ma la mancata comunicazione alla giovane partoriente, affetta da diabete di tipo 1, dei rischi che avrebbe corso il feto ha portato a un parto naturale. Le donne diabetiche hanno maggiori possibilità di avere bambini più grandi del normale, con un percentuale che va dal 9 al 10% per quanto riguarda la distocia della spalla.
"Era mio diritto - ha spiegato Nadine al 'Telegraph' - conoscere tutti i rischi che come diabetica avrei corso dando alla luce Sam. Sono contenta che la Corte Suprema abbia finalmente riconosciuto le mie ragioni. Spero che questa sentenza sia di esempio per altre donne che hanno subito e vissuto la mia condizione. Ora Sam potrà avere la migliore assistenza possibile per il resto della sua vita".
