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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il successore di Truss / Regno Unito

Chi è Rishi Sunak, il nuovo premier britannico più ricco della famiglia reale

Ex ministro della Finanze con Johnson, ha un patrimonio stimato in 730 milioni di sterline. Che lui rivendica come simbolo del riscatto di un figlio di immigrati indiani

Con la sua nomina a primo ministro, per la prima volta nella storia del Regno Unito gli inquilini di Downing street avranno un patrimonio più elevato di quello dei vicini di Bucking Palace. Ma sarà anche la prima volta di un premier di origine indiana a guidare il Paese, occupando la poltrona che un tempo governava la terra dei suoi nonni. Due primati che in qualche modo spiegano i pro e i contro che hanno caratterizzato l'ascesa politica di Rushi Sunak, il 42enne ex banchiere ed ex ministro delle Finanze che è ormai prossimo a subentrare alla dimissionaria Liz Truss.

La corsa a Donwing street

Il ritiro un po' a sorpresa del suo più ostico contendente, l'ex premier Boris Johnson, e la scarsa popolarità tra i Tories di Penny Mordaunt, che ha gettato la spugna dopo aver cercato di raggiungere la quota minima di sostenitori per candidarsi, gli hanno finalmente aperto le porte verso quell'incarico che appena tre mesi fa gli era stato negato dal successo di Truss alle elezioni per la leadership dei conservatori. Johnson, tornato dalle vacanze nei Caraibi in fretta e furia per rincorrere un nuovo mandato, ha atteso un weekend per fare un passo indietro, dichiarando di non voler ampliare ulteriormente le già profonde divisioni interne alla maggioranza che hanno azzoppato prima il suo stesso governo, e poi, nel giro di 44 giorni, quello di Truss.

"Ci sono ottime possibilità che io abbia successo alle elezioni tra i membri del Partito conservatore, e che possa davvero tornare a Downing Street - ha scritto Johnson in una nota - Ma nel corso degli ultimi giorni sono purtroppo giunto alla conclusione che questa semplicemente non sarebbe la cosa giusta da fare. Non puoi governare efficacemente se non hai un partito unito in parlamento". L'ex premier sostiene di aver contattato sia Sunak, "perché speravo potessimo unirci nell'interesse nazionale, ma purtroppo non siamo stati in grado di trovare un modo per farlo". Da qui la decisione di farsi da parte, e di assicurare il suo sostegno a chi verrà eletto. Consegnando di fatto le chiavi Downing Street al suo ex ministro delle Finanze.

Già, perché per quanto sia stato considerato uno dei traditori di Johnson dopo aver lasciato l'incarico che aveva ricevuto proprio dall'ex alleato, e scatenato la crisi che ne portò alle dimissioni, Sunak potrebbe garantire comunque una continuità rispetto alla maggioranza dei Tories che è uscita vincitrice dalle ultime elezioni. In più, le sue previsioni critiche nei riguardi del cosiddetto mini budget, il piano di tagli alle tasse che è costato il posto a Truss, sono senza dubbio un ottimo biglietto da visita per rassicurare i mercati finanziari, diventati più che turbolenti nelle ultime settimane e già orientati in positivo dopo le notizie del possibile successo di Sunak.

Chi è Sunak

Educato in una delle scuole private più prestigiose del Regno Unito, Sunak ha un curriculum più brillante in campo economico, con lauree presso l'Università di Oxford e quella di Stanford, e un periodo di lavoro presso la banca di investimento Goldman Sachs. Proprio da qui, l'ex ministro ha cominciato a costruire la sua fortuna personale, che si è ingigantita con gli hedge fund, e che lo hanno portato quest'anno a essere inserito nella lista degli uomini più ricchi del Regno Unito del Sunday Times, una prima per un politico di primo piano nel Paese.

Nipote di indiani nati nel Punjab e figlio di genitori emigrati nel Regno Unito dall'Africa orientale, Sunak è convolato a nozze nel 2009 con Akshata Murty, nata in India come i suoi nonni e figlia di un magnate dei sofwtare di Bangalore. Proprio grazie ai dividendi che arrivano dalla società di famiglia della moglie, la Infosys, i Sunak hanno raggiunto una fortuna complessiva di circa 730 milioni di sterline, circa il doppio del patrimonio di re Carlo III e della consorte Camilla. Un po' troppo, secondo alcuni, per una coppia che aspira a governare un Paese dove l'economia arranca e nel pieno di una crisi energetica che sta facendo scivolare nella povertà un pezzo della middle class britannica.

Sunak, finora, non ha mai evivato di ostentare la sua ricchezza: anzi, l'ha spesso messa in mostra come simbolo del successo di un giovane britannico figlio di immigrati. Vestiti e scarpe costose, una prima residenza in una casa con cinque camere da letto a Kensington, a ovest di Londra, che secondo le stime degli agenti immobiliari vale più di 7 milioni di sterline, e un "buen retiro" in una casa padronale georgiana nello Yorkshire, dove la famiglia Sunak trascorre i weekend mentre Rishi tiene i contatti con il suo collegio elettorale. 

Il Guardian ha ricordato di recente che la mega villa "vale più di 2 milioni di sterline ed è stata trasformata in una sorta di ritiro benessere con una piscina coperta da 400.000 sterline, una palestra, uno studio di yoga, vasca idromassaggio e campo da tennis". Solo la piscina potrebbe costare più di 14.000 sterline all'anno in riscaldamenti, "quasi sei volte la bolletta energetica di una famiglia media". Dettaglio che i suoi avversari politici, a partire dai laburisti, hanno sottolineato più volte nell'accusare Sunak di non riuscire a comprendere i bisogni di gran parte dei britannici.

La risposta del leader conservatore è stata affidata in questi anni al suo background famigliare: quando nel 2020 il movimento Black Lives Matter ha travolto gran parte del mondo, Sunak ha parlato del razzismo che ha dovuto affrontare nella vita pubblica e delle lotte superate dalla sua famiglia come immigrata nel Regno Unito. Ha anche sostenuto pubblicamente la sua fede indù, giurando su un venerato testo indù, la Bhagavad Gita, quando è entrato in carica come ministro delle Finanze.

L'essere diventato ricco, insomma, è stato una sorta di riscatto sociale (anche se i suoi genitori gli hanno assicurato studi da upper class). E in quanto alla sua percezione dei problemi delle fasce più povere della popolazione, Sunak può ribattere facendo leva sulla sua preparazione in campo economico: quando Truss ha presentato il suo piano di maxi tagli alle tasse, in particolare dei più ricchi, l'ex ministro della Finanze aveva correttamente previsto la crisi di mercato che avrebbe poi innescato il mini budget. "Economia da favola", aveva definito le proposte di Truss durante la sfida in campagna elettorale di questa estate. I fatti gli hanno dato ragione. 

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