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Venerdì, 19 Aprile 2024
La polemica / Svizzera

Blocchi di cemento per il ristorante no vax: ritirata la licenza ai gestori

Nel Canton Vallese, in Svizzera, gli esercenti del Walliserkanne sono stati arrestati e poi rilasciati. E ora spunta anche una loro palestra 'ribelle'

I gestori no vax del ristorante Walliserkanne di Zermatt, popolare stazione sciistica nel Canton Vallese, in Svizzera, sono in prima pagina da giorni. Motivo: si sono rifiutati di controllare il Green Pass nel loro locale, dichiarandolo "aperto a tutti". E non hanno nemmeno osservato l’ordine di chiusura imposto come sanzione.

ristorante no vax murato

Anzi, dopo che le autorità avevano sbarrato l'accesso al ristorante con grossi blocchi di cemento, decisione che ha destato un vespaio di polemiche, Ivan A. e i suoi genitori Nelly e Andreas A. non si sono dati per vinti, sfidando la legge e organizzando aperitivi all'aperto sui blocchi. Intanto, nelle piazze svizzere e sui social impazzavano le proteste mentre l'opinione pubblica si divideva tra favorevoli e contrari.

Ritirata la licenza ai gestori

La 'ribellione' è culminata con l'arresto dei tre esercenti il 31 ottobre, rilasciati quattro giorno dopo poiché il tribunale aveva bocciato la richiesta di carcerazione preventiva. Secondo quanto riferisce il quotidiano svizzero Blick, l'ordine di chiusura del Walliserkanne scadrà venerdì 12 novembre ma i tre no vax non potranno lavorare poiché è stata ritirata loro la licenza da esercente. "La comunità ha ritirato la patente da ristoratore a tempo indeterminato", ha confermato Frederic Favre, capo del dipartimento vallese per la Sicurezza, le Istituzioni e lo Sport. 

E ora spunta la palestra no vax

Tutto finito? Neanche per idea. Come riferisce ancora Blick, nel villaggio di 500 anime di Randa, non lontano da Zermatt, l'appassionato alpinista Patrik A. - fratello di Ivan - gestisce anche una palestra di arrampicata. E anche lì, sussurrano le voci, non c'è alcun controllo all'entrata. Un giornalista del quotidiano svizzero è andato di persona a verificare, constatando che l'ingresso funziona in modo indipendente tramite un'app mentre le entrate si pagano via smartphone. Dunque, nessuna verifica del pass sanitario.

Il comune di Rana afferma di non essere a conoscenza di alcuna violazione. "Abbiamo controllato tutte le società pubbliche e non abbiamo riscontrato alcuna violazione", ha puntualizzato il sindaco Daniel Roten.

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