Irlanda del Nord, l'IRA torna a fare paura?
Un nuovo gruppo che sostiene di essere il legittimo successore dell'IRA ha rivendicato l'omicidio di un agente carcerario in Irlanda del Nord
L'Irlanda del Nord torna a fare i conti con i fantasmi del passato. Un nuovo gruppo di militanti irlandesi nazionalisti autonominatosi "The IRA" ha rivendicato l'omicidio di un agente carcerario in Irlanda del Nord risalente allo scorso 1 novembre.
In un comunicato inviato al quotidiano The Irish News, di Belfast, il gruppo ha detto che la sparatoria era collegata alle polemiche sulle condizioni di vita nlla prigione di Maghaberry, dove 41 dissidenti "repubblicani"sono stati oggetto di ripetute perquisizioni per mano degli agenti carcerari.
Il gruppo, che sostiene di essere il legittimo successore dell'IRA, sciolta dopo gli accordi del 1998, afferma che "un'unità dell'IRA ha giustiziato David Black, 52 anni, per proteggere e difendere i militanti in carcere". Dopo l'uccisione di David Black, la polizia ha arrestato e interrogato quattro persone, ma sono state tutte rilasciate senza accuse.
La scorsa estate era trapelata la notizia secondo cui gruppi di dissidenti repubblicani si erano coalizzati per raccogliere lo scettro dell'IRA, il gruppo terroristico dell'Irlanda del Nord. Secondo il Guardian tre dei principali gruppi di dissidenti del Nord dell'Irlanda, classificati come terroristici, si sono uniti negli scorsi mesi per sostituire l'IRA in un'escalation di attentati per destabilizzare il potere centrale.
L'IRA condusse una campagna di guerriglia contro le forze della Corona Britannica in Irlanda dal 1919 al luglio del 1921. Il periodo più intenso della guerra fu dal novembre del 1920 al luglio del 1921, quando furono uccisi oltre tre quarti dei circa 1.500 che morirono in guerra. Poi fu la volta della "guerra a bassa intensità"tra la fine degli anni '60 e la fine degli anni '90 in Irlanda del Nord e i cui effetti si sono allargati anche all'Inghilterra e alla Repubblica d'Irlanda e che ha causato oltre 3000 morti.
