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Venerdì, 29 Marzo 2024
ONU / Iran

Rohani alle Nazioni Unite: "Olocausto crimine da condannare, Iran non è minaccia per il mondo"

Prove di disgelo tra Iran e Usa all'assemblea generale dell'Onu

Il presidente iraniano Hassan Rohani ha espresso ieri la sua ferma condanna per "i crimini che il nazismo ha compiuto contro gli ebrei", sposando una linea diametralmente opposta a quella seguita dal suo predecessore Mahmoud Ahmadinejad, che ha sempre negato l'Olocausto. In un'intervista concessa alla Cnn, Rohani ha detto che "tutti i crimini contro l'umanità, compresi quelli compiuti dai nazisti contro gli ebrei, sono riprovevoli e condannabili".

LE REAZIONI DI ISRAELE AL DISCORSO DEL PRESIDENTE IRANIANO

"Uccidere un essere umano è spregevole. Non fa differenza se si tratta di cristiani, ebrei o musulmani", ha insistito il presidente della Repubblica Islamica d'Iran. "Per noi, è la stessa cosa", ha aggiunto. Secondo Rohani, "questo non significa che poiché i nazisti hanno compiuto dei crimini contro un gruppo, questo gruppo deve confiscare la terra di un altro gruppo e occuparla". "Anche questo è un atto che dovrebbe essere condannato", ha spiegato facendo riferimento alla politica coloniale israeliana e ai territori occupati in Palestina.

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IL DISCORSO DI ROHANI ALLE NAZIONI UNITE

"L'Iran non è una minaccia per il mondo". Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani, tenendo il suo discorso alla 68esima Assemblea Generale dell'Onu. Rohani ha esordito dicendo che "il mondo si divide tra paure e speranze", e ha criticato la persistenza di "una mentalità da guerra fredda" e "una mentalità bipolare", che nel mondo fanno distinzione tra "superiori e inferiori". Rohani ha anche accennato implicitamente alle sanzioni che colpiscono l'Iran, parlando di "politiche coercitive per l'economia".

"NON VOGLIAMO ARMI NUCLEARI"

Il presidente iraniano ha poi affrontato la questione del programma nucleare e ha detto che "deve andare avanti solo per fini pacifici" e che "questo è ed è sempre stato l'obiettivo della Repubblica Islamica dell'Iran". Rohani ha quindi ribadito il diritto del Paese di portare avanti le tecnologie per l'arricchimento dell'uranio, chiarendo che "è aperto alle negoziazioni in determinate circostanze". Il presidente ha inoltre parlato della questione siriana, riferendosi ad armi chimiche pericolosamente in mano a "gruppi terroristici".

Rohani ha poi commentato il discorso del presidente americano Barack Obama dicendo di averlo "ascoltato attentamente" e di aspettare da Washington una "voce decisa", diversa da quella dominante degli ultimi anni, che prevaleva per le opzioni militari. "Lui ha un'altra idea", ha detto riferendosi ad Obama. Poche ore prima che parlasse la Casa Bianca aveva offerto un incontro a margine tra i due presidenti, ma funzionari del governo di Teheran hanno declinato l'invito, spiegando che "era troppo complicato".

OBAMA E ROHANI SI SCAMBIANO LETTERE

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