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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mamma killer / Grecia

L'infermiera accusata di aver ucciso le sue tre figlie

Roula Pispirigou, già fermata per la morte della figlia di 9 anni, avvenuta per avvelenamento da ketamina lo scorso gennaio, potrebbe essere responsabile anche degli omicidi delle altre due bimbe di 3 anni e mezzo e sei mesi, trovate senza vita in circostanze inspiegabili nel 2019 e nel 2021

Una madre accusata di aver ucciso, in momenti diversi, le sue tre figliolette: un caso che sta scuotendo la Grecia e che trova risalto sui media internazionali. Protagonista della vicenda Roula Pispirigou, un'infermiera di 33 anni originaria di Patrasso, nel Peloponneso, arrestata lo scorso aprile per la morte della figlia di 9 anni, tremenda accusa a cui poi si sono aggiunte anche quelle per gli omicidi delle altre due piccole di tre anni e mezzo e sei mesi, avvenute rispettivamente nell’estate del 2019 e a marzo 2021.

La donna era incriminata per omicidio volontario per l'avvelenamento della figlia maggiore, che prima del decesso, avvenuto nel gennaio scorso, era stata ricoverata più volte nell'ospedale di Atene. L’autopsia e gli esami tossicologici hanno rilevato nella vittima la presenza di ketamina nel corpo della bambina. La donna ha sempre respinto tutte le accuse, ma di recente i pubblici ministeri hanno aggiunto le accuse per le morti delle altre due figlie: nell'ultimo rapporto dei medici legali Karakoukis-Kalogria è emerso che le due bimbe non sono morte per cause naturali, ma per asfissia.

Proprio i dettagli emersi da quest'ultimo documento hanno scatenato la rabbia dell'opinione pubblica nei confronti della donna: oltre alle manifestazioni avvenute durante le udienze, sulla sua casa è comparsa la scritta: "Morte agli assassini dei figli". Un caso complesso che richiederà tempi lunghi: nelle prossime settimane la donna verrà interrogata nuovamente, poi dovrà affrontare con tutta probabilità due procedimenti separati, uno per la morte della figlia di 9 anni, e l'altro per le piccole Malena e Iris, rispettivamente 3 anni e mezzo e sei mesi.

Dal rapporto conclusivo dei medici legali sui decessi delle due figlie più piccole, è emerso che Roula Pispirigou era presente al momento della morte. Nel caso di Malena, la bimba di 3 anni e mezzo morta il 13 aprile del 2019, la donna ha chiesto aiuto ai medici quando la piccola era già deceduta. I medici descrivevano la bimba, che da poco aveva superato la leucemia, allegra e socievole: nonostante la dura malattia affrontata, le sue condizioni di salute erano buone e la sua morte è stata "improvvisa", come confermato dai referti medici.

Per quanto riguarda la morte di Iris, di soli sei mesi, le indagini si sono concentrate sul materiale fotografico presente nel fascicolo: sulla bocca della piccola erano presenti tracce di sangue, una prova ritenuta "schiacciante" per i pm. Anche in questo caso, la donna si è rivolta ai medici quando la piccola era morta da diverse ore. Un caso "fotocopia" avvenuto due anni dopo il primo, nel marzo del 2021: la donna ha raccontato alle forze dell'ordine di aver messo a letto la bimba e di averla trovata morta il mattino seguente, ma la sua versione non ha mai convinto gli inquirenti.

Anche perché circa un mese dopo, il 9 aprile 2021, è toccato alla piccola Georgina, di 9 anni, ricoverata in ospedale in preda alle convulsioni. Qualche giorno dopo la bambina viene dimessa, ma qualche mese più tardi, nel gennaio 2022, muore all'ospedale pediatrico "Aglaia Kyriakou". Come rivelato in seguito dalle analisi tossicologiche, il decesso è stato causato dalla massiccia somministrazione di ketamina.

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