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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'inversione di rotta / Russia

La Russia costretta a cambiare strategia, ammette la carneficina

Il colonnello generale Sergei Rudskoy ammette per l'esercito russo 1.351 soldati deceduti e 3.825 feriti. Per Kiev sono 10 volte di più

Oggi si registra un potenziale cambiamento nell'operazione militare russa in Ucraina: ad un mese dall'inizio dell'offensiva e dopo settimane in cui cose sono andate peggiorando per Mosca rispetto ai piani iniziali, la feroce resistenza ucraina potrebbe costringere lo stato maggiore del Cremlino a modificare il corso della Guerra.

Se lo stato maggiore afferma di non escludere "l'assalto" a Kiev, Kharkiv, e alle altre città ucraine, ora la Russia appera concentrare tutti i suoi sforzi sulla "completa liberazione del Donbass". Lo ha spiegato il capo dell'operazione speciale in Ucraina, il colonnello generale Sergei Rudskoy, affermando come "l'operazione militare speciale" ordinata da Putin aveva due "opzioni": limitare l'operazione al Donbass o attaccare in tutta l'Ucraina. 

Rudskoy ha detto che la Russia ha scelto di attaccare in tutta l'Ucraina per ridurre le forze ucraine in modo che non potessero rafforzare le forze nel Donbass. Un diversivo quindi secondo la ricostruzione di Mosca, un diversivo che ha causato un ancora incalcolabile numero di morti: Mosca ammette 1.351 soldati deceduti e 3.825 feriti, mentre il bilancio pompato da Kiev parla di oltre 15mila vittime solo tra i soldati russi. Ecco perché l'affermazione di oggi appare un passo a lato dopo una prestazione imbarazzante dell'esercito russo, e anche lo spostamente dell'obiettivo per rivendicare una vittoria dove questa è davvero invece più prossima.

Quindi - come evidenziato dalle trincee scavate attorno alle proprie postazioni dai reggimenti russi - l'esercito di Mosca avrebbe deciso di attestarsi ai margini delle città - Kiev, Kharkiv, Chernihiv, Sumy e Mykolaiv - bersagliandole con l'artiglieria "con l'obiettivo di causare tali danni alle infrastrutture militari, alle attrezzature, al personale delle forze armate ucraine fino alla completa liberazione da parte dell'esercito russo dei territori dellerepubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk" ha detto Rudskoy. Ottenuto il pieno controllo di Kherson e dell'acquedotto che disseta la Crimea gli scontri potrebbero poi concentrarsi sul Donbass. 

La Russia pensa così alla vittoria rivendicando di aver distrutto i 16 principali aeroporti militari ucraini e 39 arsenali che contenevano fino al 70% di tutte le scorte di equipaggiamento militare, materiale e carburante.  Solo nei prossimi giorni vedremo se i combattimenti sul campo mostreranno davvero uno spostamento dell'attenzione della Russia verso obiettivi più limitati ma realistici: il tempo stringe visto che per il 9 maggio sarebbe stata già scelta come data x per celebrare la vittoria in un importante anniversario per Mosca. 

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