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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Russia, festeggiamenti e proteste per i 60 anni di Putin

Il presidente nel giorno del suo compleanno: "Giusta la condanna contro le Pussy Riot"

Il 7 ottobre non è solo il giorno del compleanno di Vladimir Putin, ma è anche un'occasione per la popolazione russa per manifestare il proprio sostegno o il proprio dissenso nei confronti del presidente, il quale non ha perso occasione per dire la sua sulla condanna contro le Pussy Riot.

Giusta la condanna contro le Pussy Riot - “E' giusto che siano state arrestate ed è giusto che il tribunale abbia preso questa decisione. Non bisogna minare le fondamenta morali, distruggere il Paese. Altrimenti cosa ci rimane?” ha commentato Putin, come scrive il quotidiano francese Le Monde

Festeggiamenti - L'ex agente del Kgb ha festeggiato i suoi 60 anni con una festa privata, alla quale ha preso parte anche l'amico Silvio Berlusconi. I suoi sostenitori hanno organizzato numerosi eventi. Tra questi vi era anche una mostra, dal titolo “Putin: l'uomo di più buon cuore del mondo”, nella quale venivano illustrati i momenti più importanti della sua carriera. Allo stesso modo, come riporta il sito Internet di Russia Today, nel centro di Mosca è stata organizzata una manifestazione sportiva, intitolata “Fai del tuo meglio per Putin”. 

Proteste e arresti - Mentre alla televisione veniva mandato in onda un documentario sulla giornata tipo del presidente, nella capitale non sono mancati i cortei di protesta, che hanno portato all'arresto di 6 persone. Alcuni manifestanti hanno invitato Putin ad abbandonare la politica e ad andare in pensione, portando in dono ciabatte, pipe ed occhiali da vista. 

Da anni in questa giornata i detrattori del presidente ricordano tutti coloro che si sono opposti a lui. Proprio il 7 ottobre del 2006 venne uccisa la giornalista Anna Politkovskaya, anche se quest'anno l'attenzione è stata catalizzata dal caso delle Pussy Riot, le tre giovani musiciste punk condannate a due anni di prigione con le accuse di vandalismo e di incitamento all'odio religioso. Le ragazze avevano fatto irruzione a febbraio nella cattedrale moscovita del Cristo Salvatore per intonare una preghiera anti-Putin. Il processo di appello, che si sarebbe dovuto tenere la settimana scorsa, è stato rinviato al 10 ottobre. 

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