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Mercoledì, 24 Aprile 2024
CRISI INTERNAZIONALE / Ucraina

Ucraina, la Russia minaccia: "Forniture di gas per l'Europa a rischio"

Il Cremlino risponde al presidente Obama che ha accusato la Russia di aver invaso l'Ucraina. Pronta la "rappresaglia" contro l'Occidente: chiudere i rubinetti del gas

Sale la tensione sul fronte ucraino. Il Cremlino ha diramato una nota - a firma del portavoce, Dmitr Peskov - per respingere le accuse del presidente degli Stati uniti Barack Obama, il quale ha affermato che dietro il conflitto ucraino c'è la mano della Russia.

"L'unica reazione che possa esserci è un totale disaccordo" con le dichiarazioni di Obama, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitr Peskov, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Interfax. Ucraina e Stati uniti hanno accusato la Russia di essere presente coi propri militari nelle aree in cui è in corso il conflitto tra Kiev e i ribelli separatisti. "Noi - ha risposto Peskov - abbiamo ripetutamente respinto queste accuse".

GAS A RISCHIO - Dopo Peskov, ecco le parole di Alexander Novak, ministro dell'Energia russo: "Ci sono forti rischi per le forniture di gas russo verso l'Europa in inverno". Una minaccia non da poco se si pensa che il gas russo copre circa un terzo del fabbisogno dei paesi dell'Unione europea, con alcuni dei membri Ue sono completamente dipendenti da tali forniture, che passano per una quota rilevante attraverso l'Ucraina.  "La situazione è estremamente critica, man mano che ci avviciniamo alla stagione fredda", ha dichiarato il ministro russo, aggiungendo che "c'è un rischio che il gas inviato da Gazprom per l'Europa sia illegalmente prelevato dall'Ucraina per i propri bisogni".

IL PIANO DI MOSCA - Intanto, sul Financial Times si prospetta quello che sarebbe, secondo diversi analisti, il piano di Putin. Per il generale olandese Nico Tak, comandante del centro Nato per le operazioni di crisi, "l'obiettivo finale di Mosca è quello di alleggerire le pressioni sui separatisti, in modo da 'congelarè questo conflitto. Ossia lasciare grosse porzioni del territorio ucraino in mano ai separatisti, costringendo al contempo Kiev a proclamare un cessate il fuoco ed incontrare Mosca al tavolo negoziale e trattare, potenzialmente per anni. Questo farebbe della regione del Donbass una sorta di Transnistria, la regione separatista della Moldova o di Abkhaia e Ossezia del sud, occupati da Mosca dalla guerra del 2008 con la Georgia".

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