Kiev, l'unico futuro è la guerra: Putin "invade" la Crimea
Il presidente russo ha chiesto e ottenuto l'ok del Parlamento per inviare le "forze armate russe nel territorio dell'Ucraina". Rabbia Ue: "L'integrità di Kiev va rispettata"
ROMA - La paura c'era. Ed evidentemente era più che giustificata. Precipita la situazione in Ucraina con il presidente russo Vladimir Putin che ha chiesto e ottenuto l'approvazione del Parlamento di Mosca per "usare forze armate russe nel territorio dell'Ucraina per normalizzare la situazione sociopolitica in quel Paese". Con soldati del Cremlino e manifestanti filorussi che hanno occupato aeroporti e palazzi del potere in Crimea e blindati e militari di Mosca pronti a raggiungere Kiev la situazione potrebbe così raggiungere un punto di non ritorno.
L’annuncio del presidente russo è arrivato poche ore dopo che il neo primo ministro, autoproclamato, del governo autonomo di Crimea, Sergiy Aksyonov, aveva esortato Mosca a intervenire per aiutare a "ristabilire la calma e la pace" sulla penisola.
Immediata la risposta del presidente dell’Europarlamento Martin Schulz: "L’integrità territoriale dell’Ucraina va rispettata. Dobbiamo dire al Governo russo che non accetteremo violenze. Deve essere garantita l’autodeterminazione dell’Ucraina"
A questo punto per l'Ucraina, e per gli Usa, restare a guardare è impossibile. E le minacce erano già partite in mattinata e ieri. Il ministro della Difesa ucraino aveva annunciato che le "Forze armate sono state poste in stato di massima allerta sul territorio della penisola di Crimea". Il premier Arseny Yatseniuk aveva definito "inaccettabile" la presenza di "blindati russi nel centro delle città dell’Ucraina" e aveva sollecitato Mosca a cessare ogni operazione militare. Una sollecitazione evidentemente caduta nel vuoto.
Intanto il presidente Usa Barack Obama - spettatore interessatissimo - ha lanciato un monito a Mosca: un intervento militare - ha detto - "avrebbe un costo". L'intervento militare adesso è (quasi) realtà.