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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Russia, quando le Ong diventano 'agenti stranieri'

Un progetto di legge per colpire le organizzazioni che ricevono fondi dall'estero, ma per Mosca si tratta di prevenire una rivoluzione colorata

Dopo aver varato la norma che sanziona duramente coloro che prendono parte a manifestazioni non autorizzate, il governo di Mosca ha sferrato un duro colpo alle Ong. Stando ad un nuovo progetto di legge, che sarà sottoposto venerdì alla Duma, tutte le organizzazioni che si occupano di politica e che ricevono finanziamenti dall'estero dovranno registrarsi con il nome di “agente straniero”.

Questa norma “non impedirebbe in alcun modo l'attività delle Ong e non costituirebbe un attacco ai loro diritti”, almeno secondo i suoi ideatori che, intervistati dai giornalisti della Ria Novosti, hanno dichiarato che questa legge “mira ad assicurare la trasparenza sulle loro funzioni di agenti stranieri, e a mettere queste informazioni a disposizione dei cittadini russi”. 

Se questa norma dovesse passare, potrebbero essere etichettate con il nome di “agenti stranieri” associazioni come Golos, che nel corso delle scorse elezioni aveva denunciato numerosi brogli elettorali dando il via alle massicce manifestazioni anti-Putin

Ad essere colpite sarebbero anche le Ong ecologiste. “Il 30% di queste associazioni lavorano per l'allevamento dei conigli e per la protezione di animali rari, ma il restante 70% si occupa di politica” ha spiegano una responsabile del progetto di legge, come riporta il quotidiano francese Liberation

Secondo gli attivisti, questa legge avrebbe come scopo quello di screditare le organizzazioni agli occhi dei cittadini russi, in modo da lasciarle senza fondi e decretarne così la fine. “Lasciamo che ci chiudano, se vogliono” ha dichiarato l'84enne Lyudmila Alexeyeva al New York Times. “Non siamo agenti stranieri, proteggiamo i diritti dei nostri cittadini quando sono violati” ha spiegato la donna, a capo del Moscow Helsinki Group.  Mosca vuole usare questa legge anche per difendersi da attacchi stranieri.

Aleksandr Sidyakin, del partito Russia Unita, ha spiegato che la nuova norma permetterebbe di individuare “l'infuenza dei capitali e delle idee straniere”.  “Lo scopo ultimo delle organizzazioni non governative, in quanto strumento del 'soft power', è quello di scatenare rivoluzioni colorate” ha dichiarato il deputato, facendo riferimento ai sollevamenti popolari che quasi un decennio fa portarono al rovesciamento di governi filo-russi in Paesi come l'Ucraina e la Georgia. “Non è propaganda, ma un obiettivo politico reale. Gli Stati Uniti stanno cercando di colpire la politica russa”

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