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Venerdì, 19 Aprile 2024
La sentenza / Russia

Condannato a due anni di carcere per un disegno pacifista della figlia di 12 anni

La decisione del tribunale ai danni di Alexei Molavesk

Due anni di carcere per un disegno. È questa la condanna ai danni di Alexei Moskalev, 54 anni, decisa dal tribunale interdistrettuale di Efremov, in Russia. Il motivo è il disegno pacifista della figlia Masha, dodicenne, che durante una lezione di arte nell'aprile 2022 ha rappresentato due donne vestite con le bandiere di Russia e Ucraina tendersi la mano. Subito è scatta la denuncia da parte dell'insegnate, che ai bambini aveva chiesto di esprimere solidarietà ai soldati coinvolti nell'invasione. Da quel giorno, i due familiari sono stati inghiottiti in un vortice di arresti, interrogatori e violenze.

Masha e il disegno contro la guerra: la piccola internata dal primo di marzo

La storia dei due familiari è stata raccontata da Vladimir Bilienko, avvocato di Alexei e attivista dell'ong Ovd-Info, progetto indipendente che tutela i diritti umani in Russia. Dopo le indagini sul disegno della figlia, a dicembre 2022 è stato aperto un procedimento penale contro Alexei, accusato di criticare "l'operazione speciale in Ucraina" e di educare male la figlia. I due cercarono di lasciare la loro città, Efremov, ma le forze russe riuscirono a rintracciarli. Padre e figlia furono poi separati il primo di marzo: Masha fu condotta in un "centro di riabilitazione" dai servizi sociali, mentre ad Alexei furono dati gli arresti domiciliari in attesa del processo del 15 marzo scorso, dove era in discussione anche la patria podestà sulla figlia. 

Come riferito da Ovd-Info il processo si è svolto in maniera repentina e Alexei è stato condannato a due anni di carcere per critiche contro l'invasione russa in Ucraina. Il tribunale ha riferito che l'uomo ora è latitante, e infatti la sentenza è stata pronunciata senza la sua presenza. Anche il suo avvocato al momento non sa dove si trovi, essendo fuggito in autonomia dagli arresti domiciliari. "Sono sotto shock, una pena detentiva per aver espresso la tua opinione è una cosa terribile" - racconta la consigliera comunale di Efremov, Olga Podolskaya alla Bbc - e si augura che Alexei, ovunque si trovi, stia bene.

Della figlia, invece, sono stati recuperati i disegni e una lettera indirizzata al padre soltanto il 28 marzo sempre dall'avvocato Bilienko, dopo quasi un mese in cui non si avevano notizie. Nella lettera, la bambina avrebbe scritto "Papà sei il mio eroe". 

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