Saranno la politica energetica e la crisi siriana i temi principali dei colloqui tra il premier russo e quello cinese. Vladimir Putin è arrivato oggi a Pechino per una visita di tre giorni volta a rafforzare i legami tra Mosca e Pechino. 

La guerra civile siriana - Il portavoce cinese all'Onu, Li Baodong, ha dichiarato che la crisi siriana sarà uno dei temi principali affrontati dalle due potenze, come riporta la Bbc. La Russia e la Cina sono due dei maggiori alleati di Damasco e in più occasioni si sono dette contrarie ad un attacco armato contro la Siria, difendendo la posizione del presidente Bashar al Assad. 

Putin e Hu Jintao cercheranno inoltre di raggiungere una posizione condivisa sul nucleare iraniano, contro il quale si sono più volte pronunciati Stati Uniti e Israele.

Energia - All'ordine del giorno ci saranno anche temi economici, quali l'approvvigionamento energetico. Putin parteciperà mercoledì e giovedì al vertice del 'Shanghai Cooperation Organization' (Sco), un organismo composto da Russia, Cina, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan, nato per contrastare la potenza statunitense in Asia Centrale. Anche l'Iran sarà presente al summit in veste di paese osservatore.

La cooperazione economica tra Mosca e Pechino riguarda soprattutto il campo energetico. Come ricorda il giornale francese Le Nouvel Observateur, la Russia è il primo produttore mondiale di idrocarburi, mentre la Cina è primo paese per consumo energetico.

Pechino e Mosca hanno inoltre annunciato la nascita di un fondo di investimento comune di 4 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro), destinato allo sviluppo nei campi del trasporto e dell'agricoltura. 

La presenza di Putin al summit della Shanghai Cooperation Oganization ha anche un'importante valenza simbolica, in quanto la Russia aveva rifiutato di partecipare ai summit di G8 e Nato, che si sono tenuti il mese scorso negli Stati Uniti.