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Martedì, 23 Aprile 2024
Scenari / Russia

Quanto tempo resta a Putin

Le armi occidentali confluiscono in quantità industriale a Kiev. Ma non vuol dire che gli equilibri si modificheranno in maniera decisiva a breve. Se si arriverà all'autunno in stallo, "basterà" una vasta parte del Donbass a Mosca? Zelensky in ogni caso chiude a qualsiasi concessione territoriale post 24 febbraio. La pace non è mai stata così lontana come oggi

Le armi occidentali arrivano in quantità industriale in Ucraina. Ma ciò non significa che gli equilibri della guerra con la Russia si modificheranno in maniera decisiva già nell'immediato, specialmente nell'Ucraina orientale. "I blindati hanno bisogno di una fase iniziale di addestramento sia personale sia di squadra per l'autista, l'artigliere, il ricaricatore e il comandante", ha affermato un ex generale della NATO, Konstantinos Loukopoulos, che ha addestrato soldati in passato nelle accademie militari di Kiev e Mosca. Gli scenari più discussi in questi giorni si basano tutti su un conflitto prolungato. Il processo negoziale è fermo da settimane.

Putin ha 8-9 mesi per "vincere" prima della controffensiva

Munizioni, artiglieria strategica, sistemi per la difesa e mezzi blindati in molti casi, "hanno bisogno di un addestramento tattico che non si può completare in poche settimane. Il ciclo di addestramento è di almeno sei mesi, e questo non cambia nemmeno in tempo di guerra", ha detto ad Al Jazeera. "Dopo le illusioni di Putin di vincere la guerra in 96 ore, le illusioni si sono spostato sul versante occidentale", ha aggiunto il generale Loukopoulos. Gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, la Francia, la Germania e la Repubblica Ceca sono tra coloro che hanno promesso e in parte spedito vari tipi di armature e artiglieria. Ma serve tempo: "Su 90 pezzi di artiglieria dell'obice M777 inviati dagli Stati Uniti in Ucraina, 18 sono stati trasportati al fronte", ha detto, aggiungendo che non si sa quanti dei 12 o 14 obici semoventi César inviati dalla Francia siano in uso.

"Affinché l'Ucraina integri le armi dall'Occidente e le renda operative, formi le unità giuste e le addestri, c'è bisogno di otto, nove mesi", aggiunge l'esperto. E, allo stesso tempo, Kiev "non può ritirare le unità attive dal fronte per addestrarle", ha detto Loukopoulos. Otto, nove mesi dunque. Questo è il lasso di tempo, secondo lui, entro il quale Putin può "vincere" la guerra sul campo e raggiungere un accordo negoziato. "Con l'attuale equilibrio di forze in campo, la tendenza generale è a favore dei russi. In questo momento nulla può cambiarlo", ha detto Loukopoulos. "Ma tra pochi mesi, con l'addestramento terminato, può esserci una controffensiva strategica ucraina", conclude.

Gli scenari: come finirà la guerra

La certezza è che il piano di guerra originario di Putin è andato prestissimo in frantumi. Il pantano, la lenta avanzata dei convogli, le difficoltà e il gran numero di aerei ed elicotteri abbattuti, le proteste in piazza nelle principali città, i giovani soldati uccisi in una guerra fratricida. La ritirata da Kiev. La resistenza è stata efficace e le truppe russe hanno ora bisogno di un supporto (di mezzi e di uomini) che non era stato messo in conto. E' già cambiata ormai la strategia di Mosca nell'est dell'Ucraina. Niente più operazioni lampo senza mettere in sicurezza il territorio rimasto alle spalle e niente più attacchi su più direttrici. Le forze russe procedono un passo alla volta, con tempi più lunghi ma con la certezza di avanzare sul serio, e con una potenza di fuoco maggiore. Pesantissimi bombardamenti, colpi di artiglieria, l’avanzata delle truppe di terra e poi eventualmente gli assedi. Come a Mariupol, che ha resistito per mesi. Come potrebbe succedere a Severedonetsk, che però è allo stremo e sta per cadere.

Molti analisti ormai si dicono certi che questa guerra non finirà rapidamente. L'esercito russo ha occupato il 95% del territorio della regione di Lugansk, la Russia sta continuando ad avanzare nel Donbass, ma Volodymyr Zelensky non ha alcuna intenzione di sedersi al tavolo della pace passando attraverso concessioni territoriali. Per Kiev i negoziati per la fine della guerra in Ucraina non possono partire dalla perdita di pezzi di territorio conquistato dopo il 24 febbraio. Il "punto di caduta" non si intravede. La vittoria russa in Ucraina è molto improbabile ormai per più motivi: la grandezza dell’Ucraina; l’esperienza e la consistenza dell’esercito ucraino; il livello sempre più alto di aiuti militari occidentali. Ma c'è anche un altro tema. Dal 2008 in avanti in Georgia, in Siria, in Libia, nel Mali e nella prima invasione dell’Ucraina nel 2014, la Russia ha prevalso quando ha portato sul terreno piccole unità di forze di élite, mercenari e milizie locali, appoggiati dall’aviazione. Invadere con una larga forza militare una nazione di 45 milioni di abitanti, che è la seconda in Europa per dimensioni geografiche, è tutt'altra cosa.

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La fine della guerra non è mai sembrata così lontana

Il piano B della Russia prevede la conquista di tutto il sud-est, dal Donbass fino forse a Odessa lungo la costa del mar Nero, per dividere in due l’Ucraina e indebolire Kiev privandola dell’accesso al mare e sperare di destabilizzarla politicamente in futuro. Le condizioni meteorologiche estive favoriscono il movimento di mezzi corazzati e truppe di terra. Ma vari analisti prevedono che le forze ucraine potrebbero essere in grado di resistere fino al prossimo inverno in buona parte dell'est del paese. Se si arriverà all'autunno in una situazione di stallo, cosa potrebbe offrire Putin al suo popolo, considerando il fatto che le sanzioni avranno effetti sempre più incisivi con il trascorrere dei mesi? Basterà il Donbass (magari nemmeno tutto) per far dichiarare a Putin la presunta vittoria affermando che per Mosca l’operazione ha raggiunto i suoi obiettivi prestabiliti? Possibile ma, senza l'avvio di seri negoziati di pace, l'Ucraina, con il sostegno della Nato, continuerebbe a contrattaccare per cercare di riprendere le parti di territorio sovrano perse durante l'invasione. La fine della guerra non è mai sembrata così lontana come in questa fase. 

Sul lungo periodo la resistenza ucraina ha ottime possibilità di prevalere sul nemico, come è accaduto negli anni Ottanta del ventesimo secolo in Afghanistan. Per avere successo, ha bisogno di due condizioni fondamentali, ovvero un ampio orizzonte geografico e un solido appoggio esterno. Ci sono entrambi, in quantità. Putin, invece, tempo a disposizione sembra averne sempre meno.

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