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Giovedì, 25 Aprile 2024
Non c'è ottimismo / Ucraina

Come stanno andando i negoziati tra Russia e Ucraina

Sì a corridoi umanitari lungo i quali verranno stabilite zone di cessate il fuoco temporanei. Temporanei vuol dire fragili, incerti, pericolosi. Zelensky si è detto pronto a un faccia a faccia con Putin: "Unico modo per fermare il conflitto". Per ora è fantascienza

La guerra continua, implacabile. Si muore in Ucraina. Ucraina e Russia hanno concordato ieri (non sono stati comunicati però alcun calendario preciso o dettagli logistici di alcun tipo) la creazione di corridoi umanitari per facilitare l'evacuazione dei civili: l'incontro nella regione bielorusso-polacco di confine tra la delegazione di Kiev e quella di Mosca ha portato a minimi segnali d'apertura. La porta dei colloqui non si chiude ma il risultato dei colloqui è stato deludente.

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Possibili corridoi umanitari con zone di cessate il fuoco temporanei

L'ucraino Mykhailo Podolyak, che ha partecipato all'incontro, ha comunicato in seguito che sono possibili delle tregue, "ma non dappertutto: solo nei luoghi in cui vengono aperti i corridoi umanitari sarà possibile un cessate il fuoco per la durata dell'evacuazione". I negoziati "non hanno raggiunto i risultati sperati", ha aggiunto. L'Ucraina puntava a un cessate il fuoco immediato. Secondo il capo della delegazione russa, Vladimir Medensky, ci sono stati "progressi sostanziali", ma sembrano al momento dichiarazioni di facciata. 

I bombardamenti sull'Ucraina proseguono e si stringe il cerchio intorno a Kiev. Un nuovo incontro, il terzo dall'inizio dell'invasisone di terra dell'Ucraina, potrebbe svolgersi all'inizio della prossima settimana secondo la Reuters. Un incontro faccia a faccia tra Putin e Zelensky non è all'orizzonte, nonostante l'esplicita richiesta del leader ucraino. Per ora l'obiettivo realistico è la comunque complicatissima evacuazione dei civili dalle zone in cui sono in corso combattimenti. I ministeri della Difesa dei due Paesi renderanno possibili corridoi umanitari lungo i quali verranno stabilite zone di cessate il fuoco temporanei. Temporanei vuol dire fragili, incerti, pericolosi. 

Ci sarebbe invece un accordo di massima sulla distribuzione di aiuti e medicine nelle aree più colpite dai combattimenti. Un cambio di passo potrebbe esserci solo con un coinvolgimento nei negoziati de "livelli più alti", come ha detto la delegazione russa. Si proseguirà nell’avvicinamento delle posizioni fino a rendere possibile il passaggio delle consegne diplomatiche a livelli superiori. Questo è l'auspicio.

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Zelensky vuole faccia a faccia con Putin

Non essendoci però alcuna apertura dal Cremlino sul tema di una "demilitarizzazione" né tantomeno sulla possibile "neutralità" dell’Ucraina, non pare esserci spazio né volontà da parte russa di inserire Putin in un percorso diplomatico. Zelensky si è detto pronto a un faccia a faccia. Per ora è fantascienza. "Non è che voglio parlare con Putin. Io devo parlare con Putin", ha dichiarato il presidente ucraino nel corso di una conferenza stampa a Kiev: un confronto diretto con il presidente russo è "l'unico modo per fermare la guerra".

Ieri sera il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato per un’ora e mezza al telefono con il presidente russo Vladimir Putin. Poi l'inquilino dell'Eliseo avrebbe riferito ai propri collaboratori che "non c’è nulla di rassicurante in quello che ci ha detto".

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