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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Salah Abdeslam si è radicalizzato in prigione: "Porta la barba, ora è un vero fondamentalista"

Il suo ex avvocato belga al quotidiano olandese De Volkskrant: "Prima non era che un ragazzo della strada con le scarpe da basket Nike". Il terrorista, chiuso nel suo silenzio, non collaborerà con la polizia

Salah Abdeslam, unico superstite dei terroristi responsabili degli attentati del 13 novembre a Parigi, si è radicalizzato in prigione. Lo ha affermato il suo ex avvocato belga al quotidiano olandese De Volkskrant, alla vigilia del primo anniversario degli attentati che hanno provocato 130 morti.

"Porta la barba, è diventato un vero fondamentalista mentre prima non era che un ragazzo della strada con le scarpe da basket Nike", ha affermato l'avvocato belga Sven Mary, che ha rappresentato Salah Abdeslam per diversi mesi, citato dal quotidiano olandese. Convinto che il sospetto chiave degli attentati, chiuso nel suo silenzio, non collaborerà con la polizia, Sven Mary e il suo collega Frank Berton avevano rinunciato a ottobre alla sua difesa.

Per l'avvocato, le condizioni di detenzione di Salah Abdeslam sono le cause della sua radicalizzazione e del suo silenzio di fronte alle domande della magistratura. Nella sua cella di Fleury-Merogis, periferia parigina, Salah Abdeslam è detenuto in isolamento e sotto videosorveglianza ventiquattro ore su ventiquattro. "Non è stato torturato fisicamente", ha aggiunto l'avvocato, che però ha di nuovo definito le condizioni di detenzione una "tortura psicologica".

Abdeslam aveva cercato di far sospendere questo dispositivo inedito in Francia, ma il Consiglio di stato aveva stimato che "il carattere eccezionale dei fatti terroristici" per i quali coinvolto implicava "che fossero prese tutte le precauzioni".

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