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Venerdì, 29 Marzo 2024
SVIZZERA / Svizzera

"Salario minimo di 3mila euro in Svizzera? Le aziende verranno in Italia"

Domenica si vota nel paese elvetico per introdurre il salario minimo più alto del mondo. Timori (svizzeri) e speranze (anche italiane) di delocalizzazione delle imprese

"Questa iniziativa è troppo rigida: se la misura del salario minimo dovesse passare, qui in Svizzera salteranno i posti di lavoro, soprattutto degli italiani frontalieri, e qualche imprenditore potrebbe anche decidere di delocalizzare in Italia". In un'intervista rilasciata a La Stampa, Stefano Modenini, direttore di Aiti, associazione delle industrie ticinesi, esprime il timore elvetico (e la speranza dei paesi vicini), alla vigilia del referendum promosso dai sostenitori di una retribuzione minima di 4mila franchi (circa 3.300 euro) per ogni lavoratore.

Se approvato, in Svizzera si introdurrebbe il salario minimo più elevato del mondo, con conseguenze imprevedibili. I favorevoli si concentrano sulle ricadute positive in termini di coesione sociale e difesa dei lavoratori, che li metterebbe al riparo da contrattazioni "al ribasso" da parte dei datori di lavoro. I contrari invece mettono in guardia dagli effetti negativi che potrebbe avere in fatto di disoccupazione, competitività e inserimento nel mondo del lavoro delle persone senza specializzazione professionale.

Gli occhi sono puntati su Berna. Vi sarà un nuovo passo avanti verso i diritti dei lavoratori o una pericolosa forzatura di un troppo generoso welfare? Vinceranno i timori delle conseguenze negative o le speranze di una maggiore ricchezza per tutti? Anche l'Italia sta a guardare, da spettatore molto interessato. Scambi e connessioni tra i due paesi sono tanti, e Lugano non è lontana.

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