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Martedì, 23 Aprile 2024
il caso

Marò, Girone: "Avrei bisogno di cure, sono ancora ammalato"

"Avrei bisogno di cure e di convalescenza e riposo psicologico nella mia casa natale, così come spetterebbe ad ogni dipendente statale militare. Ma io non posso visto il mio stato detentivo illegale" dice Girone all'agenzia Ansa

"Ad oggi sono ancora ammalato. I valori del mio sangue non sono perfetti come lo erano prima di contrarre la dengue". Lo dice all'ANSA il marò Salvatore Girone. "Avrei bisogno di cure e di convalescenza e riposo psicologico nella mia casa natale, così come spetterebbe ad ogni dipendente statale militare. Ma io non posso visto il mio stato detentivo illegale".

La fiducia su una risoluzione favorevole del caso è grande in Italia, come conferma il ministro Pinotti. Per il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sul caso dei due fucilieri di Marina accusati di omicidio dall'India "le ragioni giuridiche dell'Italia sono forti" e "devono essere tenute in grande considerazione" dal Tribunale arbitrale internazionale che si pronuncerà sul caso. 

"Auspico, spero e stiamo lavorando - aggiunge - perché finalmente si possa chiudere questo caso oltremodo doloroso". Pinotti ha inoltre confermato che il Tribunale arbitrale si formerà nella prima decade di ottobre e che l'Italia rinnoverà di fronte a questo organismo la richiesta di far rientrare in Italia Salvatore Girone. La posizione del governo, ha proseguito il ministro, è che si tratta di "militari in missione per l'Italia, devono valere le stesse garanzie e le stesse immunità" degli altri militari in missione.

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