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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nuove sanzioni Usa alla Russia: colpiti funzionari e società vicine a Putin

Mosca annuncia che le nuove misure non resteranno senza risposta e che la replica sarà dolorosa per Washington

Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro la Russia, a causa del peggioramento della crisi ucraina. Secondo il comunicato della Casa Bianca diffuso da Washington, il dipartimento del Tesoro ha deciso di colpire sette funzionari governativi, tra cui due stretti collaboratori del presidente Vladimir Putin, a cui saranno congelati i beni e negati i visti d'ingresso negli Stati Uniti. Inoltre, congelati i beni di 17 società russe, legate alla cerchia di Putin.

Inoltre, il dipartimento del Commercio ha imposto ulteriori restrizioni su 13 delle 17 società colpite, che non potranno ricevere beni statunitensi. Lo stesso dipartimento e quello di Stato hanno poi reso noto di aver rafforzato la politica per negare le licenze per l'esportazione dei prodotti altamente tecnologici che potrebbero contribuire a rafforzare le capacità militari della Russia. Verranno anche revocate le licenze di questo tipo già esistenti.

La decisione da parte dell'amministrazione Obama segue "il continuo intervento illegale della Russia in Ucraina e le azioni provocatorie che mettono a repentaglio la democrazia dell'Ucraina e minacciano la sua pace, sicurezza, stabilità, sovranità e integrità territoriale". Dal 17 aprile scorso, quando a Ginevra (Svizzera) è stato siglato un accordo tra Kiev, Mosca, Washington e l'Unione europea, "la Russia non ha fatto nulla per rispettare i suoi impegni e di fatto ha peggiorato la crisi" ha ribadito la Casa Bianca, che si è detta anche pronta a imporre ulteriori sanzioni. Il coinvolgimento della Russia nelle recenti violenze nell'est dell'Ucraina è "indiscutibile" per l'amministrazione Obama.

LA RISPOSTA DI MOSCA

Le sanzioni Usa contro la Russia non resteranno senza risposta e la replica sarà dolorosa per Washington. Lo promette il viceministro degli Esteri di Mosca Sergei Ryabkov subito dopo che gli Usa hanno anunciato nuove sanzioni contro sette prsonalità e 17 aziende russe. "Risponderemo, naturalmente. Non abbiamo mai nascosto di avere a disposizione strumenti in grado mettere in atto una risposta, oltre a una serie di provvedimenti, piuttosto ampia, che verranno utilizzati" ha detto Ryabkov a Interfax. "Siamo fiduciosi che questa risposta avrà un effetto doloroso per Washington", ha aggiunto.

Ucraina, è "guerra" con i filorussi | Foto Infophoto

LA LISTA DELLE NUOVE SANZIONI

Le nuove sanzioni decise da Washington contro rappresentanti di Mosca coinvolti nella crisi ucraina riguardano tra gli altri Igor Sechin, fedelissimo del presidente Vladimir Putin e a capo della più grande società petrolifera quotata al mondo, Rosneft, e il vicepremier Dmitry Kozak. Si salva invece il capo di Gazprom Alexei Miller, citato da i possibili bersagli Usa nelle insiscrezioni della vigilia.

Colpiti dalle sanzioni anche il capo della commissione esteri della Duma Alexei Pushkov e il primo vicecapo di gabinetto del presidente Vyacheslav Volodin. Niente visti e congelamento dei beni negli Usa anche per l'inviato del presidente russo in Crimea, a Oleg Belaventsev, il direttore generale di Rostec Sergei Chemezov, e il direttore del Servizio di protezione federale Yevgeny Murov.

Sanzionate anche società riconducibili all'entourage di Putin, in particolare a Gennady Timchenko, ai fratelli Arkady e Boris Rotenberg, o alla banca Rossiya, a loro volta oggetto di una prima tranche di sanzioni. In particolare verranno penalizzate da Washington Akvanika, Avia, Zest, Investcapitalbank, Sobinbank, Sakhatrans, SMP Bank, Stroygasmontazh, Stroytransgaz, Stroytransgaz-M, Abros, Transoil e il gruppo Volga.

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