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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Presidenziali francesi: Nicolas Sarkozy in corsa per il secondo mandato

I cinque anni all'Eliseo del candidato dell'Ump, tra scandali e crisi economica

Nicolas Sarkozy ha mostrato di non avere nessuna intenzione di lasciare l’Eliseo. L’attuale Presidente francese, membro dell’Ump (Unione per un Movimento Popolare) è in corsa per un secondo mandato. Avvocato, 57 anni, nato da genitori stranieri (il padre era ungherese), appena diventato presidente Sarkozy aveva fatto parlare di sé per la sua relazione con la modella italiana Carla Bruni, dalla quale ha avuto una figlia meno di un anno fa.


Divenuto il ventitreesimo presidente della Repubblica francese nel 2007, quando riuscì ad entrare all’Eliseo battendo la candidata socialista Ségolène Royal con il 53% dei voti, Sarkozy era già stato, a partire dal 2002, Ministro dell’Interno e poi dell’Economia, sotto la presidenza di Jacques Chirac. Dal 2004 era presidente dell’Ump.
Sarkozy ha scritto alcuni saggi. In quello più famoso, tradotto in Italia con il titolo La Repubblica, le religioni, la speranza, ha affrontato in particolare il tema della laicità, uno dei pilastri fondamentali dello Stato francese.


Nonostante i sondaggi vedano in cima alle preferenze Sarkozy e il candidato socialista François Hollande, la vittoria dell’attuale Presidente francese non è certo scontata. Accusato dai suoi avversari di essere il candidato dei ricchi, in molto fanno ricadere su lui la responsabilità della crisi economica del Paese, che ha portato al declassamento e alla perdita della tripla A da parte dell’agenzia di rating Standard and Poor’s. Ad appoggiare la sua candidatura si è però schierata Angela Merkel, anche se il rifiuto da parte di Sarkozy di accettare questo sostegno elettorale avrebbe indispettito la cancelliera tedesca. Sempre alla vigilia delle elezioni, il Presidente francese aveva annunciato la volontà di sospendere gli accordi di Shengen, tirandosi così addosso le critiche di alcuni deputati europei.  


A poco meno di due mesi dal primo turno un nuovo scandalo si era inoltre abbattuto sul candidato dell’Ump.  Saif al Islam, figlio di Muammar Gheddafi, aveva infatti dichiarato che la campagna presidenziale di Sarkozy del 2007 era stata finanziata dal dittatore libico. A questo avvenimento è seguita una seconda gaffe: intervistato su questa questione da una giornalista, che aveva chiamato in causa quanto detto dal figlio dell’ex rais, Sarkozy aveva risposto alla donna dicendo: «mi dispiace che lei sia la portavoce del figlio di Gheddafi, francamente l’ho vista in ruoli migliori».
 

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