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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gaza, strage alla Marcia: nessuna condanna dal Consiglio di sicurezza dell'Onu

E' un bilancio di guerra: 16 palestinesi uccisi e quasi 1.300 feriti. Il timore di una nuova escalation delle violenze in Medio oriente è ogni ora che passa più concreto, ma nessuna dichiarazione congiunta arriva dal Consiglio di sicurezza dell'Onu sugli scontri

Il bilancio è pesantissimo. E' un bilancio di guerra: 16 palestinesi uccisi e quasi 1.300 feriti. Il timore di una nuova escalation delle violenze in Medio oriente è ogni ora che passa più concreto, ma nessuna dichiarazione congiunta arriva dal Consiglio di sicurezza dell'Onu sugli scontri di ieri al confine tra Israele e la Striscia di Gaza.

La riunione d'emergenza era stata convocata in tutta fretta per discutere della situazione nella regione, in occasione della "grande marcia del ritorno" per rivendicare il "diritto al ritorno" dei rifugiati palestinesi e denunciare il blocco dell'enclave da parte dello Stato israeliano.

L'Onu chiede un'indagine indipendente

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto "un'indagine indipendente e trasparente" e ha ribadito "la prontezza" dell'organismo mondiale a rivitalizzare gli sforzi per la pace, ha spiegato un portavoce. Ma nonostante "il timore che la situazione possa deteriorare nei prossimi giorni, come ha ribadito uno dei vice di Guterres, Taye-Brook Zerihoun, il Consiglio Onu non ha saputo andare oltre un invito generico alla moderazione, rivolto a entrambe le parti.

Gran Bretagna e Stati Uniti hanno espresso rammarico per la scelta di convocare già ieri la riunione, impedendo di fatto ai rappresentanti di Israele di partecipare. "È essenziale che questo Consiglio sia bilanciato nel suo approccio", ha detto un diplomatico americano alla riunione. "Avremmo dovuto trovare un accordo tra tutte le parti per partecipare", ha aggiunto. "Siamo profondamente rattristati dalla perdita di vite iumane oggi", ha aggiunto il diplomatico. "I cattivi attori che usano le proteste come copertura per incitare alla violenza mettono in pericolo vite innocenti", ha insistito. "Il rischio di escalation è molto reale", ha affermato da parte sua un portavoce francese. "Esiste la possibilità di un nuovo conflitto nella Striscia di Gaza".

Israele accusa Hamas

L'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon, ha accusato Hamas delle violenza. "Mentre gli ebrei di tutto il mondo si sono riuniti con le loro famiglie per celebrare la festa della Pasqua, i palestinesi hanno affondato un nuovo colpo ingannevole in modo da poter usare le Nazioni Unite per diffondere bugie su Israele", ha detto Danon. "Questo vergognoso sfruttamento delle nostre festività non riuscirà a impedirci di dire la verità sui raduni del terrore di Hamas che mirano a destabilizzare la regione", ha concluso il diplomatico.

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"La grande marcia del ritorno" è stata indetta in occasione della "Giornata della Terra", che commemora ogni 30 marzo la morte nel 1976 di sei arabi israeliani durante delle proteste contro la confisca della terra palestinese da parte di Israele. Gli arabi israeliani sono i discendenti dei palestinesi rimasti sul posto alla creazione dello Stato di Israele nel 1948.

Lutto nazionale in Palestina

Il presidente palestinese Abu Mazen ha proclamato per oggi, 31 marzo, una giornata di lutto nazionale "in onore dei martiri palestinesi uccisi oggi dalle forze di occupazione israeliane".
 

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