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Venerdì, 19 Aprile 2024
Austria / Austria

Segreto bancario, Vienna si arrende alle richieste dell'Unione europea

Austria e Lussemburgo sono nel 2013 gli unici Paesi membri dell’Unione Europea ad applicare il segreto bancario

L'Europa non vuole più avere a che fare con i paradisi fiscali, almeno in casa proprio. Nelle ultime settimane, e in special modo negli ultimi giorni, si è intensificato il pressing delle autorità comunitarie su Lussemburgo e Austria, dove il segreto bancario è ancora una solida realtà.

Austria e Lussemburgo sono nel 2013 gli unici Paesi membri dell’Unione Europea ad applicare il segreto bancario. Lo fanno in netto contrasto con una recente direttiva, in base alla quale gli Stati europei non possono rifiutarsi di trasmettere i dati dei titolari di conti solo perché questi sono in possesso di banche o istituti finanziari.

Il Lussemburgo e L'Austria, spalle al muro, hanno deciso di andare incontro alle richieste dell'Unione europea. "Siamo pronti a negoziare un miglioramento dello scambio di dati bancari. L'Austria parteciperà alla repressione dell'evasione fiscale in Europa", ha detto il cancelliere austriaco Werner Faymann (socialdemocratico). Più prudente il vice-cancelliere conservatore Michael Spindelegger, secondo il quale "il segreto bancario deve rimanere". In vista delle prossime elezioni politiche nessuno in Austria vuole rischiare di inimicarsi parte dell'elettorato, ma la strada è segnata.

La svolta, che è comunque storica, in prima battuta riguarderà solo i titolari stranieri di conti e non gli austriaci, ma il cancelliere Faymann si èd etto disposto a migliorare gli scambi di dati bancari.

Solo un mese fa la situazione pareva più ingarbugliata. Il 5 marzo il ministro delle finanze austriaco Maria Fekter aveva fatto riferimento a una “lunga tradizione” e alla “protezione dagli eccessivi scambi d’informazioni”. La posizione dell’Austria era da tempo oggetto di critiche da parte dell’Ocse e della Germania.

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