Il Senato Usa boccia 4 proposte di legge sul controllo delle armi
Come era prevedibile, nessuna delle quattro proposte per limitare l'acquisto di armi ha ottenuto i voti necesssari per proseguire l'iter parlamentare, nonostante siano passati pochi giorni dalla strage di Orlando
A pochi giorni dalla strage di Orlando, il Senato degli Stati Uniti ha respinto tutte e quattro le proposte di legge sul controllo delle armi (due repubblicane, due democratiche) che erano in programma. Nessuna di loro ha ottenuto i voti necessari per proseguire l'iter parlamentare, nonostante siano passati solo pochi giorni da quella che è la più grave sparatoria di massa nella storia degli Stati Uniti. Simili versioni di queste proposte erano state bocciate dopo l'attacco terroristico di San Bernardino, lo scorso anno.
In nessun caso, nemmeno per le due proposte repubblicane, è stata raggiunta la maggioranza qualificata di 60 voti, necessaria per evitare l'ostruzionismo in Aula. Non è servita nemmeno la folta presenza dei parenti delle vittime nelle gallerie a seguire le votazioni, per spingere i senatori ad approvare le misure.
Le quattro proposte prevedevano un giro di vite nelle procedure per acquistare armi, sebbene con restrizioni modeste. Una prevedeva che fosse impedito l'acquisto agli americani inseriti nelle liste dei sospetti della Fbi o nella cosidddetta "no fly list", mentre un'altra chiedeva venisse introdotto un controllo sui precedenti penali al momento dell'acquisto in un'armeria. Restrizioni di "puro buon senso", come le ha definite il corrispondente dagli Usa di Repubblica Federico Rampini, che hanno segnato l'ennesima vittoria contro tutto e contro tutti della National Rifle Association, la potente lobby delle armi.
