Incidente bus in Spagna, lo strazio dei genitori di Serena Saracino

"Siamo morti con lei, non ci importa di nulla". Sono straziati dal dolore i genitori di Serena Saracino, la ragazza torinese morta nell'incidente del bus in Catalogna insieme ad altre sei studentesse italiane.

"Purtroppo ci hanno tolto la vita, anche a noi con lei. Non siamo neanche riusciti quasi a riconoscerla. Mi è sembrato di impazzire in quel momento perché neanche la riconoscevo", ha raccontato Alessandro Saracino ai microfoni del TgLa7 di Enrico Mentana.

“L’abbiamo saputo chiamando la coinquilina che era con lei. Non ci aveva chiamato, non era mai successo in 22 anni. Ci siamo preoccupati subito. Avrebbe fatto di tutto per chiamarci. Passata un’ora, due ore, tre ore, quattro ore, abbiamo capito subito che era successo qualcosa", ha proseguito il papà di Serena, ricordando come la ragazza fosse stata accolta in Spagna. "Lei aveva tante amiche italiane ma anche di tante altri Paesi. La comunità spagnola le ha accolte molto bene. Ora hanno perso la vita, sono ragazze rovinate anche dal punto di vista della salma, che hanno ucciso anche genitori, che non avevamo solo questa figlia". 

Qualche ora prima, i genitori di Serena erano intervenuti anche a Pomeriggio 5: “Io e mia moglie andiamo a casa e ci ammazziamo. Non possiamo pensare di vivere senza la nostra Serena”.

"Me l’hanno schiacciata, vedeste come è stata ridotta – ha detto Alessandro Saracino – quello che ora chiedo è che queste cose non accadano mai più. Non è colpa di nessuno, ma non è possibile che giovani che vengono in un Paese amico come la Spagna per studiare perdano la vita in questo modo così assurdo". 

Lo strazio del genitori di Serena: l'intervista